Il N26, un conto online di una banca tedesca è pignorabile, c'è solo il problema legato all'Anagrafe dei conti correnti

Cos'è il conto corrente N26

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Il N26, il conto online di una banca tedesca, che si può aprire comodamente dallo smartphone o dal Pc di casa è pignorabile. In effetti il dubbio che un conto presso una banca tedesca sia o meno pignorabile è più che lecito. Vero però che i paesi dell'Unione Europea hanno firmato accordi e convenzioni sulla trasparenza bancaria e sulla possibilità di eseguire pignoramenti transfrontalieri, per cui non si può che rispondere positivamente al quesito. Unico problema, la difficoltà per il creditore, che non ha dati per sapere se il debitore sia titolare o meno di un conto N26, di reperire informazioni ufficiali, visto che la Germania non è soggetta alla normativa italiana relativa all'Anagrafe dei conti correnti.

Detto questo però, come vedremo, l'ostacolo è aggirabile.

    Prima di capire se questo conto corrente N26 è pignorabile vediamo che cos'è, come si apre e quali sono i motivi per i quali ci si domanda se può essere pignorato o meno. Dunque, il conto corrente N26 è un conto online che si può aprire con una app dedicata da smartphone o da Pc, presso una banca tedesca che si chiama appunto N26 Bank.

    Per aprire il conto è necessario seguire una procedura di registrazione e di autenticazione tramite video-chiamata. Completata l'operazione, se tutto è andato bene, si ha la conferma dell'apertura del conto tramite un semplice sms o via email.

    Cosa si può fare con il conto corrente N26

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    Il conto corrente N26 è gratuito per depositi fino a 5.000 euro. Al conto è collegata anche una carta di debito, che viene recapitata direttamente a casa e che consente di prelevare da qualsiasi sportello bancomat ed effettuare pagamenti ai Pos.

    Come tutti i conti correnti il conto N26 ha un Iban, per cui è possibile disporre bonifici in favore di terzi, addebitare le utenze, effettuare le ricariche telefoniche, pagare tasse e imposte, ma anche ricevere pagamenti a mezzo bonifico sul proprio conto e perfino avere accesso a un fido. Insomma il conto corrente N26 funziona come un qualsiasi conto online e permette di fare tutte le operazioni previste da un comune home-banking sia dallo smartphone che dal proprio computer.

    Le versioni evolute del conto corrente N26

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    Quello descritto finora è il conto N26 base. La banca tedesca infatti mette a disposizione altri due tipi di conto, che permettono di sforare la giacenza media di 5000 euro.

    • N26 You: lo sforamento comporta l'obbligo di provvedere al pagamento di un'imposta di bollo annua di 34,20 euro e il costo mensile di tenuta conto di 9,90 euro. Al conto è abbinata una carta di debito Mastercard N26 You che non prevede costi, rispetto alla versione base, per prelevamenti agli sportelli esteri. Al conto infine è associata una copertura assicurativa della Allianz Global Assistance.
    • N26 metal: questo conto costa 16,90 euro al mese, anche a questo è abbinata una carta di debito con copertura assicurativa e servizi vip abbinati. Non è soggetta, rispetto alle altre carte N26 e N26 You, a costi di spedizione e in soli 3 giorni arriva comodamente a casa, senza dover attendere i 10 previsti.

    La procedura di recupero crediti

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    Quando si parla di pignoramento significa che a monte un debitore non ha soddisfatto il diritto di credito di un soggetto e che questo, per recuperare quanto gli spetta, ha avviato una procedura di recupero.

    Il titolo esecutivo

    Procedura che nel nostro ordinamento ha inizio di solito con la notifica al debitore di un decreto ingiuntivo, se il creditore ha la disponibilità di un documento cartaceo da cui risulta il suo diritto. In caso contrario si avvia una causa ordinaria per l'accertamento del credito per ottenere la condanna del debitore al pagamento, sempre a meno che il creditore non ha in mano un assegno o una cambiale. In questo caso infatti basta andare dall'ufficiale giudiziario e si può subito iniziare la procedura di pignoramento. Insomma, il creditore deve avere in mano, prima di procedere con il pignoramento un titolo esecutivo, ovvero un documento dotato di una certa efficacia probatoria, come appunto un decreto ingiuntivo, una sentenza di condanna o un titolo cambiario o bancario, che accerti il suo diritto di credito.

    L'atto di precetto

    A questo punto il creditore deve notificare a mezzo ufficiale giudiziario al debitore una sorta di avviso, che in gergo tecnico si chiama "atto di precetto", con cui si concedono ancora 10 giorni per adempiere.

    Il pignoramento presso terzi del conto corrente

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    Decorso questo termine il creditore può avviare la procedura di pignoramento del conto corrente del debitore, detto anche "presso terzi", che oggi è molto più semplice rispetto al passato, grazie alla possibilità, previa autorizzazione, di accedere all'Anagrafe dei conti correnti.

    Reperito infatti il numero di conto e individuata la banca, il creditore non deve fare altro che recarsi dall'ufficiale giudiziario, che ha il compito a questo punto di consegnare l'atto di pignoramento sia al debitore che all'istituto di credito, di cui il debitore è cliente. Ricevuto l'atto di pignoramento, la banca provvederà a bloccare immediatamente il denaro in giacenza sul conto del debitore, che quindi non ne potrà disporre.

    Si può pignorare il conto corrente N26?

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    Fino a questo punto abbiamo analizzato separatamente il conto N26 e la procedura di pignoramento. E' quindi arrivato il momento di analizzare i due aspetti congiuntamente per capire se il conto N26 è pignorabile.

    Il primo aspetto da considerare è la sede della banca presso cui si può aprire il conto N26, che è in Germania. Questo è un aspetto favorevole per il creditore perché la Germania fa parte dell'Unione Europea come l'Italia e quindi è soggetta alle stesse norme europee sulla trasparenza bancaria. Va da se quindi che, se un'autorità pubblica italiana o una legge lo dispone, la banca è tenuta a fornire i dati dei propri correntisti.

    Non solo, gli Stati membri dell'UE sono legati da tutta una serie di convenzioni che prevedono il pignoramento dei beni presenti in altri paesi, per cui anche se il conto si trova in Germania, come nel caso del N26, si può comunque procedere.

    C'è solo un ostacolo che potrebbe in qualche modo rendere più difficoltoso il recupero del credito, ossia il fatto che la banca tedesca N26 non è soggetta alla normativa italiana, per cui non è tenuta a comunicare i dati all'Anagrafe dei conti correnti presente in Italia.

    Questo non significa che non si possa scoprire con altri mezzi il possesso da parte del debitore di un conto N26. Si può infatti ricorrere a detective privati, a meno che il creditore non sia già a conoscenza dell'esistenza di un conto N26 del debitore magari perché proprio da questo ha ricevuto dei pagamenti.

    Leggi anche Il pignoramento presso terzi


    Foto: n26.com
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