Arriva su Google Maps la funzione che mostra agli automobilisti gli autovelox, ma tutto questo che problemi pone dal punto di vista giuridico?

di Annamaria Villafrate - Autovelox su Google Maps, un aiuto per gli automobilisti accorti o un mezzo per aggirare i limiti di velocità e correre a tutta birra su strade e autostrade? In Italia l'utilizzo di mezzi di segnalazione che avvisano gli automobilisti della presenza degli autovelox sarebbe vietato. Si sarebbe, visto che in realtà, anche se con cartelli ben visibili, è lo stesso Codice della Strada a prevedere l'obbligo di avvertire gli automobilisti della presenza degli autovelox.

In mezzo a tutta questa confusione legislativa che dimostra di non avere le idee chiare e di doversi aggiornare alle nuove tecnologie, ci si domanda non solo se tutto questo è veramente legale, ma soprattutto se la nuova funzione di Google Maps aiuterà gli utenti della strada a evitare qualche multa.

Cerchiamo di capirlo insieme:

D'ora in poi autovelox su Google Maps

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Gli autovelox su Google Maps. Questa la novità degli ultimi giorni. Google ha infatti aggiunto a Google Maps questa nuova funzione, già disponibili sulla meno nota Waze. Gli automobilisti sono sicuramente felici della novità. Le amministrazioni impegnate a garantire con questi apparecchi la sicurezza stradale non tanto. In effetti gli autovelox sono nati per scongiurare il superamento dei limiti di velocità, ma se gli automobilisti vengono "avvertiti" prima da un'app, che senso ha? Chi dice che nel tratto di strada che precede l'apparecchio i limiti non siano stati violati? Insomma gli autovelox serviranno ancora a qualcosa?

E' legale mostrare gli autovelox su Google Maps?

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Il problema però non è solo l'utilità degli autovelox. Uno degli interrogativi che attanaglia chi per mestiere deve confrontarsi con le leggi è se tutto questo è legale.

Ora, a dirla tutta, leggendo l'art. 142 del Codice della Strada sui limiti di velocità pare che il nostro legislatore non abbia proprio le idee chiare. Dal comma 6 bis si apprende infatti che: "6-bis. Le postazioni di controllo sulla rete stradale per il rilevamento della velocità devono essere preventivamente segnalate e ben visibili, ricorrendo all'impiego di cartelli o di dispositivi di segnalazione luminosi, conformemente alle norme stabilite nel regolamento di esecuzione del presente codice. Le modalità di impiego sono stabilite con decreto del Ministro dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'interno."

Riflettendo sul contenuto della norma, è lo stesso Codice della strada, a disporre l'obbligo di avvertire l'automobilista della presenza degli autovelox. Per cui perché vietare l' utilizzo di dispositivi di segnalazione degli autovelox? Vedi art. 45 commi 9 bis e ter del Codice della Strada.

C'è poi un'altra riflessione da fare. Grazie agli smartphone e alla connessione a Internet gli utenti automobilisti sono comunque in grado di scambiarsi informazioni sulla presenza degli autovelox. In barba al rispetto delle regole e al rischio di fare incidenti. Insomma una legislazione che necessita di un restyling per renderla più logica e adeguata all'evoluzione tecnologica in corso.

Autovelox su Google Maps: come funziona

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Per capire meglio di cosa si sta parlando però vediamo come funziona la novità di casa Google sugli autovelox. Attenzione però, perché non tutte le versioni di Google Maps la contengono già. Occorre inoltre attendere ancora qualche giorno affinché sia disponibile per tutti i sistemi operativi. Fatta questa precisazione doverosa, per avere questa nuova informazione sugli autovelox presenti nel nostro percorso è necessario impostare la destinazione sulla casella che appare in alto, toccare "Indicazioni" e quindi "Avvia". Fatta questa serie di passaggi l'applicazione avviserà l'automobilista della presenza di autovelox, compresi quelli mobili, a quanto pare.

Si potranno davvero evitare le multe?

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Ci sono però ancora dei dubbi da chiarire e delle domande a cui dare delle risposte. Le postazioni mostrate dall'applicazione saranno davvero affidabili? Gli automobilisti potranno in questo modo evitare le multe? Non c'è una risposta certa a questa domanda. Per quanto riguarda le postazioni fisse, l'automobilista scaltro, Google maps o no, farebbe bene a moderare comunque la velocità, a meno che non si affidi al malfunzionamento dell'apparecchio o al fatto che non sia attivo. Le postazioni "fisse" infatti non sono poi così "fisse". Possono guastarsi o essere disattivate in seguito e particolari decisioni degli organi locali.

Chi vuole evitare le multe, indipendentemente da tutti mezzi tecnologici a disposizione deve fare una scelta etica e di responsabilità, evitando di sua spontanea volontà di superare i limiti di velocità.La tecnologia per quanto efficace, non rende più responsabili le persone. Deve essere un aiuto semmai per auto-monitorarsi e prestare ancora più attenzione, non a fare i furbetti.

Leggi anche Rilevatore autovelox: cos'è e quali sanzioni per chi lo usa


Foto: 123rf.com
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