Consiglio ed Europarlamento trovano l'accordo per mettere al bando dal 2021 i prodotti in plastica usa e getta come posate, piatti, bicchieri per proteggere l'ambiente e ridurre i rifiuti in mare

di Gabriella Lax - Sempre più vicino l'addio alla plastica monouso. Sono anni che i fautori delle politiche ambientali anelano a questo risultato: contrastare l'inquinamento e salvaguardare il mare eliminando la plastica dagli oggetti di uso comune. Adesso Consiglio ed Europarlamento trovano l'accordo per mettere al bando dal 2021 alcuni prodotti in plastica usa e getta. Si tratta di un accordo provvisorio che dovrà essere formalmente approvato dal Parlamento europeo e dal Consiglio. Successivamente, la nuova direttiva sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Ue e gli Stati membri dovranno recepirla entro due anni.

Plastica monouso verso addio, trovato l'accordo in Europa

Cosa implica la nuova direttiva? Il provvedimento prevede di vietare la vendita nell'Ue di articoli di plastica, in modo che gli Stati membri riducano il consumo dei prodotti in plastica per i quali non esistono alternative del 25% entro il 2025. Tra tali articoli figurano cotton-fioc, stoviglie, cannucce, agitatori per bevande, bastoncini per palloncini e dei contenitori in polistirene espanso. Altre materie plastiche, come le bottiglie per bevande, dovranno essere raccolte separatamente e riciclate al 90% entro il 2025. Un'altra disposizione si pone come obiettivo ridurre i rifiuti da tabacco, in particolare i filtri per sigarette che contengono plastica. Per il resto dei prodotti è stabilita, in relazione al loro uso, una riduzione nazionale del consumo; nuovi sui requisiti di progettazione (i contenitori per bevande monouso saranno ammessi sul mercato solo se i loro tappi e coperchi restano attaccati); nuovi requisiti di etichettatura che indichino come devono essere smaltiti i rifiuti e il loro impatto ambientale; e, infine, obblighi per i produttori che dovranno contribuire a coprire i costi di gestione e pulizia dei rifiuti, ricevendo però incentivi per lo sviluppo di alternative meno inquinanti.

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