L'Ue dichiara guerra a piatti di plastica, cannucce e posate usa e getta. Pronta la proposta di direttiva sulla riduzione dell'inquinamento da plastica che verrà presentata alla Commissione europea a fine maggio

di Gabriella Lax - E' guerra dichiarata da parte dell'Unione europea per i materiali in plastica che si depositano su spiagge e mari inquinandoli inesorabilmente.

Al bando piatti, cannucce e posate usa e getta

Tra le principali proposte della direttiva sulla riduzione dell'inquinamento da plastica, che sarà presentata alla Commissione europea a fine maggio ci sarà la messa al bando di piatti di plastica, cannucce, posate usa e getta, bastoncini di cotone, di agitatori per bevande e persino di bastoncini di plastica che reggono i palloncini. Inoltre al contrasto dell'inquinamento si sommano le necessità di abbattere i costi per lo smaltimento degli imballaggi che saranno a carico del produttore in tutta Europa. Ed ancora le etichette metteranno in guardia sui pericoli dell'inquinamento generato dalla plastica e, in particolare, dai tappi dei contenitori delle bevande che, si è deciso di lasciare attaccati alle bottiglie, per evitare che si perdano.

Direttiva Ue sulla riduzione della plastica, i dubbi di Legambiente

Una bozza del provvedimento, fatta circolare da Euractiv, portale di informazione sull'Ue, come riporta AdnKronos «introduce una serie di iniziative importanti ma non tutte affrontano alla radice i problemi veri» per Stefano Ciafani, presidente di Legambiente. Perché, la direttiva parla di piatti e posate ma non parla di bicchieri di plastica, senza tenere conto «che si può lavorare visto che esiste l'alternativa compostabile». E ancora c'è da risolvere la questione delle bottiglie in plastica. «Va bene la responsabilità dei produttori, ma non basta entro il 2025 raccogliere il 90% delle bottiglie in Pet e utilizzare almeno il 25% di Pet riciclato nella produzione di nuove bottiglie - secondo Ciafani - la direttiva deve spingere sull'uso dell'acqua del rubinetto per ridurre l'uso delle acque minerali. Le acque del rubinetto sono più controllate, sane e meno inquinanti di quelle in bottiglia e bisogna invertire la rotta».


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