Cosa sono gli assegni familiari dei lavoratori autonomi e quali requisiti reddituali vengono richiesti al lavoratore e ai soggetti a carico per riconoscerli

di Annamaria Villafrate - Coltivatori diretti, piccoli coltivatori diretti, mezzadri, coloni e pensionati delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi hanno diritto, in presenza di precisi requisiti reddituali, a ricevere la misura di sostegno degli assegni familiari. Queste misure però non spettano a tutti e per tutti familiari, ma solo per alcune categorie di lavoratori autonomi rientranti in determinate fasce di reddito e solo per determinati soggetti a carico. Ogni anno l'INPS emette una circolare in cui stabilisce i limiti mensili di reddito da considerare ai fini dell'accertamento del carico e gli importi delle prestazioni. La domanda può essere presentata online, telefonicamente, tramite patronati e intermediari INPS.

Indice:

Assegni familiari: cosa sono

Gli assegni familiari sono delle misure di sostegno economico previste per alcuni tipi di lavoratori. Ad essi hanno diritto i lavoratori italiani, ma anche comunitari e stranieri che lavorano in Italia, con un reddito che non deve superare i limiti previsti annualmente.

Autonomi: a chi spettano gli assegni

Abbiamo visto che gli assegni familiari spettano ad alcuni lavoratori autonomi e in particolare ai:

  • coltivatori diretti;
  • piccoli coltivatori diretti;
  • coloni;
  • mezzadri;
  • titolari di pensioni delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, coloni, mezzadri e coltivatori diretti).

A quanto ammontano gli assegni familiari

Gli assegni familiari sono riconosciuti per ogni familiare a carico del lavoratore. Attualmente gli importi previsti per i familiari dei lavoratori autonomi sono di:

  • 8,18 euro al mese per ciascun figlio od equiparato di coltivatori diretti, coloni e mezzadri:
  • 10,21 euro al mese per il coniuge, i figli e soggetti ad essi equiparati di coloro che percepiscono la pensione di gestioni speciali per i lavoratori autonomi e i piccoli coltivatori diretti:
  • 1,21 euro al mese per i genitori e gli equiparati di piccoli coltivatori diretti.

Prescrizione e decadenza

Nel momento in cui la domanda per gli assegni viene presentata dopo che il diritto agli stessi è insorto, gli arretrati vengono corrisposti fino a cinque anni a ritroso, nel rispetto del previsto termine di prescrizione quinquennale. Si decade dal diritto agli assegni familiari, nel caso in cui il reddito del titolare supera la seconda fascia di reddito prevista annualmente dalla specifica circolare INPS.

Redditi dei familiari per la verifica del carico

Il lavoratore che rientra nelle fasce di reddito previste ha diritto a un assegno per ogni familiare fiscalmente a suo carico, ovvero colui/colei che ha un reddito che non supera il valore mensile stabilito e soggetto a rivalutazione annua.

I redditi che vengono presi in considerazione per verificare se un familiare è o meno a carico sono quelli soggetti all'Imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF).

Come precisato nel sito dell'INPS, sono esclusi invece i redditi esenti e quelli tassati tramite applicazione di ritenuta alla fonte a titolo d'imposta o a imposta sostitutiva "se superiori complessivamente a 1.032,91 euro, prodotti nell'anno solare precedente il 1° luglio di ogni anno e hanno valore fino al 30 giugno dell'anno successivo. Pertanto, se la richiesta di assegni familiari riguarda periodi compresi nel primo semestre, ovvero da gennaio a giugno, i redditi da dichiarare sono quelli conseguiti due anni prima, mentre, se i periodi sono compresi nel secondo semestre, periodo da luglio a dicembre, i redditi da dichiarare sono quelli conseguiti nell'anno immediatamente precedente."

Assegni, per quali familiari spettano

Gli assegni possono essere richiesti per i seguenti familiari:

  • il coniuge a carico, anche se legalmente separato del titolare di pensione delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi;
  • i figli o gli equiparati anche non conviventi purché minori, allievi di scuola media inferiore (fino a 21 anni), apprendisti, studenti universitari (fino a 26 anni e nel limite della durata legale del corso legale di laurea) e inabili (senza limiti di età);
  • se conviventi i fratelli, le sorelle e i nipoti minorenni, gli apprendisti o gli studenti di scuola media inferiore (fino a 21 anni) o universitari (fino a 26 anni nel limite del corso legale di laurea) e inabili al lavoro (senza limiti di età);
  • gli ascendenti, come nonni, genitori e parenti a questi equiparati del piccolo coltivatore diretto;
  • i familiari dei lavoratori stranieri residenti in uno dei paesi con cui l'Italia ha stipulato una convenzione internazionale in materia.

In caso di separazione, se il coniuge a cui sono stati affidati i figli non ha titolo autonomo agli assegni, può avere diritto al riconoscimento degli stessi in base alla posizione del coniuge non affidatario.

Limiti di reddito e importi 2018

Come ogni anno, l'INPS emette una circolare, in cui fissa i limiti di reddito del nucleo e dei singoli familiari ai fini del riconoscimento e corresponsione degli assegni familiari. Quest'anno la circolare n. 10/2018 (sotto allegata con le quattro tabelle per la cessazione o riduzione degli assegni familiari) precisa che "i limiti di reddito mensili da considerare ai fini dell'accertamento del carico (non autosufficienza economica) e quindi del riconoscimento del diritto agli assegni familiari risultano così fissati per tutto l'anno 2018:

  • euro 714,62 per il coniuge, per un genitore, per ciascun figlio od equiparato;
  • euro 1250,58 per due genitori ed equiparati.

Come precisato sul sito dell'Istituto: "Superata la prima fascia di reddito indicata dalla circolare emanata annualmente dall'INPS, l'importo degli assegni familiari si riduce." I nuovi limiti di reddito valgono anche, secondo le disposizioni già in vigore e a suo tempo rese note, in caso di richiesta di assegni familiari per fratelli, sorelle e nipoti (indice unitario di mantenimento)."

Per quanto riguarda gli importi delle prestazioni invece, la circolare riconosce:

  • euro 8,18 al mese ai coltivatori diretti, coloni, mezzadri per i figli ed equiparati;
  • euro 10,21 al mese ai pensionati delle gestioni speciali per i lavoratori autonomi e ai piccoli coltivatori diretti per il coniuge, i figli ed equiparati;
  • euro 1,21 al mese ai piccoli coltivatori diretti per genitori ed equiparati.

Come fare domanda per gli assegni familiari

Per poter richiedere gli assegni familiari è possibile fare domanda:

  • online, attraverso il sito dell'INPS, che dispone di un servizio dedicato;
  • tramite Contact center al numero 803 164 (gratuito per chi chiama da telefono fisso) o allo 06 164 164 per chi chiama da cellulare;
  • rivolgendosi agli enti di patronato e agli intermediari INPS, che mettono a disposizione, anche in questo caso, servizi telematici dedicati.

Leggi anche Assegni familiari: quando spettano e a chi

Circolare INPS n. 10 del 24-01-2018- assegni familiari
Allegato n. 1
Allegato n. 2
Allegato n. 3
Allegato n. 4

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