La Regione Lazio approva la sua proposta di legge e Di Maio incontra le aziende: in tempi brevi contratto collettivo o il Governo varerà una legge. Verso una maggiore tutela dei rider

di Annamaria Villafrate - I fattorini delle piattaforme che forniscono il servizio delle consegne a domicilio saranno finalmente tutelati. La Regione Lazio precorre i tempi, approvando una proposta di legge che prevede tutele assicurative e salari minimi. Nel frattempo Di Maio incontra i rappresentanti delle aziende nell'intento di contemperare le loro esigenze con quelle dei lavoratori. Occorre elaborare un contratto collettivo nazionale entro il 2018, o sarà il Governo a tutelare i riders con una legge.

Riders: la proposta di legge della Regione Lazio

Zingaretti anticipa il Ministro del Lavoro sulla questione riders, presentando la proposta di legge n. 9858 del 15/06/2018 (sotto allegata), già approvata dalla Giunta, intitolata "Norme per la tutela e la sicurezza dei lavoratori digitali". Queste le principali tutele per i riders:

  • Tutele della salute e della sicurezza: diritto alla tutela contro gli infortuni nell'attività di servizio e le malattie professionali dipendenti da rischi connessi all'attività di servizio; misure necessarie a tutelare la salute psico-fisica del lavoratore digitale; formazione sufficiente e adeguata in materia di salute e sicurezza; obbligo per il lavoratore di partecipare ai programmi di formazione organizzati dalla piattaforma; dispositivi di protezione conformi alla disciplina in materia di salute e sicurezza e manutenzione dei mezzi di lavoro a carico della piattaforma.
  • Tutele assistenziali e previdenziali: assicurazione obbligatoria
    contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali in favore del lavoratore digitale per danni cagionati a terzi durante l'effettuazione dell'attività di servizio, assicurazione per la tutela della maternità e della paternità; copertura assicurativa senza franchigie a carico del lavoratore; tutela previdenziale obbligatoria.
  • Compenso e indennità speciali: compenso a tempo non inferiore alla misura oraria minima determinata dai contratti collettivi di lavoro; diritto alla maggiorazione del compenso orario nei casi e modi stabiliti dai contratti collettivi; divieto di compenso a cottimo.

Di Maio: Ccnl o legge

Da parte sua Di Maio non ha certo perso tempo. Il 18 giugno infatti si è tenuto, presso la sede del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, l'incontro con i rappresentanti delle aziende che si avvalgono dei riders per effettuare le consegne a domicilio. Tra queste Deliveroo, JustEat, Foodora, Domino's Pizza, Glovo, Social Food, Mooveda e Uber eats. Soddisfatto dell'incontro, il Ministro manifesta l'intenzione di raggiungere un accordo che tenga conto delle esigenze di entrambe le parti: aziende e lavoratori. L'obiettivo è di garantire tutele minime ai lavoratori digitali, la cui voce è stata ignorata. Le premesse sembrano positive. In ogni caso, se in tempi ragionevoli non si addiverrà a un contratto collettivo nazionale il Governo interverrà con una legge. Del resto occorre adeguarsi e superare i limiti culturali esistenti verso tutte quelle forme di lavoro che rappresentano il futuro dell'economia.

Per approfondimenti:

- Il caso Foodora: nessun obbligo tra rider e datore lavoro

- Arriva il decreto dignità

Proposta di legge n. 9858-2018 Regione Lazio

Foto: 123rf.com
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