Nel contratto di governo si discute di reddito di cittadinanza, flat tax, conflitto d'interessi e abrogazione della legge Fornero. E intanto impazza il toto premier

di Gabriella Lax - Un fine settimana che si preannuncia decisivo per il futuro del Paese. Stamane il colloquio tra Matteo Salvini della Lega e Luigi di Maio si sposta al Pirellone, a Milano. Sul tavolo, ancor prima del nome su cui convergere per il nuovo premier ci sono i temi caldi sui quali l'Italia è costretta ad accelerare.

I temi "caldi" del contratto di governo

Tra i temi previsti dal contratto di governo si discute di reddito di cittadinanza (a tempo), abrogazione della legge Fornero, immigrazione, flat tax, mentre si aggiunge la normativa sul conflitto d'interessi, solo a qualche ora di distanza al via libera dei giudici alla ricandidabilità di Silvio Berlusconi. Una linea cauta con un precontatto da proporre al capo di stato Sergio Mattarella in vista del contratto di governo vero e proprio.

Impazzano toto premier e toto ministri

Mentre sono chiare le idee che riguardano le tematiche del contratto di governo, più ingarbugliato è il nodo da sciogliere che riguarda il nome del premier ed il toto ministri.

Come riportato da fonti di Adnkronos, tra i nomi in circolazione per i ministri si fanno quelli di Alfonso Bonafede e Riccardo Fraccaro, già indicati nella squadra di governo presentata da Di Maio prima delle elezioni. Intanto Fraccaro ha ricevuto la nomina di questore anziano alla Camera, Salgono le quotazioni di Bonafede, tuttavia il pentastellato potrebbe contendersi il ministero di via Arenula con Giulia Bongiorno, al suo secondo mandato in Parlamento, stavolta in quota Lega.

Tanti altri per la figura del premier. Per i grillini si mormora da Giulia Grillo, attuale capogruppo alla Camera, al senatore chirurgo Pierpaolo Sileri. Laura Castelli, deputata torinese vicina alla sindaca Chiara Appendino e impegnata in tutti i dossier economici del M5S, e Stefano Buffagni, al suo primo mandato in Parlamento

. Sul pianeta Lega oltre al gettonatissimo Giancarlo Giorgetti, c'è Armando Siri, ispiratore della legge sulla flat tax, per lo Sviluppo Economico o i Trasporti, di Claudio Borghi per l'Agricoltura e dell'economista Alberto Bagnai per l'Istruzione.


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