Cos'è e come si esercita il recesso dal contratto telefonico, come funziona il diritto di ripensamento e quali sono i costi della disdetta

di Annamaria Villafrate - Chi possiede un cellulare o uno smartphone viene quotidianamente subissato da SMS con cui le varie compagnie telefoniche propongono nuovi contratti. Il più delle volte sono seccature, ma in alcuni casi le offerte possono essere davvero interessanti. A fronte di una tariffa mensile meno cara, il nuovo operatore può offrire più messaggi e/o minuti di conversazione e/o byte per la connessione Internet. Chi decide di cambiare compagnia può farlo, ma prima deve disdire il contratto telefonico corrente, esercitando il diritto recesso previsto dalla legge, la cui disciplina varia in base al momento in cui si esercita.

Vediamo, dunque, come fare:

Recesso contratto telefonico: che cos'è?

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Il recesso dal contratto telefonico, comunemente chiamato disdetta, è il diritto che i consumatori possono esercitare nel momento in cui decidono di cambiare operatore e quindi condizioni contrattuali. La legge non richiede motivi particolari per recedere, ma esige specifiche modalità per esercitare questo diritto, che variano in base al momento in cui si decide di farlo, ovvero:

  • nell'immediatezza o quasi della stipula del contratto;
  • in un tempo successivo.

Il tempo incide infatti sui costi di disattivazione che il consumatore potrebbe essere chiamato a sostenere.

Recesso contratto telefonico: come fare

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Chi decide di recedere dall'accordo in corso perché ne vuole attivare uno nuovo con un diverso operatore deve comunicarlo alla propria compagnia telefonica nelle seguenti modalità:

  • a voce, contattando i numeri verdi delle compagnie telefoniche e/o quelli di assistenza;
  • tramite raccomandata con ricevuta di ritorno contenente il modulo di disdetta compilato, scaricabile dai siti internet dei vari gestori.

Recesso immediato: come si fa?

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Cosa accade invece se l'utente che ha sottoscritto un nuovo contratto telefonico cambia idea nei giorni immediatamente successivi? Anche in questo caso il recesso, definito in questi casi "diritto al ripensamento" non richiede motivi particolari, è sufficiente infatti:

  • inviare la disdetta a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno al proprio gestore, specificando la volontà di recedere;
  • o utilizzare il modulo apposito, scaricabile dal sito della compagnia telefonica, debitamente compilato e sottoscritto,
  • allegando in entrambi i casi copia del documento d'identità in corso di validità.

Recesso contratto telefonico: costi

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La disdetta può comportare alcuni obblighi e costi a carico dell'utente, da cui è sollevato se è stato esercitato il diritto di ripensamento o se il recesso dipende da eventuali inadempienze del gestore.

A parte i costi di disattivazione, solitamente non ce ne sono altri, tranne i casi in cui il contratto prevedeva la concessione di un dispositivo in comodato d'uso o in leasing. In questi casi infatti, l'utente ha l'obbligo di restituirli se si vogliono evitare penali.

Articolo e guide recesso contratto telefonico:

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Di seguito una serie di articoli e guide sul recesso dal contratto telefonico:

- Il diritto di recesso

- Il recesso dal contratto

- Nessun costo per il recesso dal contratto con un operatore di telefonia mobile

- Disdetta Telecom: come fare

- Antitrust: multe per 9 milioni di euro alle compagnie telefoniche per i contratti stipulati al telefono

- Telefonia: niente penali per chi cambia operatore

- Telefoni: cambio gestore e recesso più semplici e online


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