Prosegue la protesta dei giudici di pace che hanno disertato anche l'inaugurazione dell'anno giudiziario. Da oggi entrano in sciopero anche i magistrati onorari di tribunali e procure

di Redazione - Continua senza sosta lo sciopero dei giudici di pace che hanno disertato per protesta anche l'inaugurazione dell'anno giudiziario. Giunto ormai alla quarta settimana, la protesta vede l'adesione da oggi anche dei magistrati onorari di tribunali e procure.

Sciopero magistrati onorari: salteranno 700mila processi

Nelle tre settimane scorse, ricorda una nota dell'Unione nazionale dei giudici di pace, "sono stati rinviati circa 500.000 processi e durante questa settimana, con lo sciopero dell'intera magistratura precaria, salteranno altri 600-700.000 processi".

La giustizia di primo grado si ferma - e - senza la magistratura onoraria l'intero sistema giudiziario collassa", sottolineano il presidente e il segretario generale dell'Unagipa, Maria Flora Di Giovanni e Alberto Rossi,

E' recente la notizia "della volontà del Ministero, avallata dal CSM - prosegue la nota - di diminuire le dotazioni organiche della magistratura onoraria, che si occuperà nell'imminente futuro, senza tutele e diritti, dell'80% dei processi, ma non potrà lavorare più di due giorni a settimana e dovrà essere numericamente inferiore ai magistrati professionali che non rivestano incarichi direttivi o extragiudiziari". Ciò comporta, denunciano Di Giovanni e Rossi o che "i magistrati di carriera non debbano lavorare più di mezza giornata alla settimana, o più realisticamente è in atto, da parte del Ministro Orlando una vera e propria opera di riduzione in schiavitù della magistratura onoraria e di pace che, per giunta, dovrebbe garantire, a differenza dei togati, il raggiungimento di obiettivi di massima produttività a pena di decadenza".

Le proteste, assicurano, "continueranno a febbraio con assemblee sindacali durante gli orari di udienza e manifestazioni di piazza".


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