Periodicamente si susseguono le proposte per un salario minimo legale. Vediamo come funziona negli altri Paesi Ue

di Gabriella Lax - Un «salario minimo legale che abbracci tutti i lavoratori, all'interno di una nuova cornice per il nostro sistema di relazioni industriali, che combatta i contratti-"pirata" e tuteli la funzione di garanzia del contratto nazionale». Torna periodicamente la proposta del salario minimo e, stavolta, è stato il turno del Pd. L'intesa dovrebbe riguardare un salario minimo legale tra i 9 e i 10 euro l'ora.

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Il salario minimo, come funziona in Europa

Secondo i dati forniti dal Sole 24 Ore, sono 22 su 28 gli Stati dell'Unione europea col salario minimo. Manca in Italia, Danimarca, Cipro, Austria, Finlandia e Svezia.

Solitamente si utilizza l'istituto del salario minimo nei paesi in cui c'è una limitata copertura dei contratti nazionali o il sindacato è poco rappresentativo, così è necessario fissare una soglia minima di riferimento per via legale anziché attraverso la contrattazione.

Nel nostro Paese la contrattazione copre circa l'84% dei lavoratori e questo spiegherebbe la mancata applicazione di questo istituto.

Proseguendo sulla scia dei numeri in Europa si va dal minimo dei 235 euro mensili della Bulgaria al massimo dei 1.999 euro del Lussemburgo. Da una paesi ci sono paesi quali Bulgaria, Lituania, Romania Lettonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Lettonia e Polonia con un salario minimo nazionale inferiore ai 500 euro. A seguire Portogallo, Grecia, Malta, Slovenia e Spagna tra 500 e mille euro (Portogallo fanalino di coda con 650 euro e Spagna in testa con 826). A chiudere il quadro Regno Unito, Francia, Germania, Paesi Bassi, Belgio Irlanda e Lussemburgo sono tutti sopra i mille euro, con il record del Lussemburgo.

Salario minimo, gli indici per individuarlo

Ma quali sono gli indici per stabilire quale potrebbe essere il salario minimo in un Paese? L'indice di riferimento, nel 2016, era di 6,5 - 7 euro l'ora, pari al 50-60% del salario mediano delle imprese italiane. Andare oltre poteva significare che a causa dell'aumento del costo del lavoro le aziende per adeguarsi devono licenziare o sostituire manodopera con macchinari, o a rivalersi sui prezzi finali causando danni e aumenti ai consumatori.

Salario minimo, cosa ne pensano imprese e sindacati

Quello del salario minimo è un argomento spinoso per imprese e sindacati. Chiaro che così si eluderebbe, da un lato, ogni tipo di contrattazione e si metterebbe a rischio l'autorità salariale fissata dai Ccnl, in grado di cogliere le differenze settoriali. Dall'altro, ovviamente, il salario minimo per via legale rappresenterebbe un ridimensionamento del ruolo delle parti sociali.


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