di Redazione - Al via con la rata di pagamento di oggi, 3 gennaio, al piccolo aumento per le pensioni. Dopo due anni di blocco, infatti, gli assegni, per effetto dell'inflazione (provvisoriamente stimata all'1,1%), saranno rivalutati in positivo.
L'effetto è quello di un aumento (modico) che porterà nelle tasche dei pensionati italiani somme comprese tra i 140 e i 300 euro annui, per le pensioni comprese tra i mille e i 4.500 lordi al mese. La rivalutazione fa salire anche le minime, che passano a 507,42 euro e le altre prestazioni previdenziali e assistenziali.
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Ma non solo. Il 2018 porta anche altre novità per la previdenza italiana.
Tra queste la piena equiparazione dell'età pensionistica tra uomini e donne, fissata per tutti a 66 anni e 7 mesi (e che arriverà a 67 anni nel 2019, fatta eccezione per le 15 categorie di lavoratori "gravosi" esentati dall'automatismo) e lo sconto contributivo per le donne, di un anno per ogni figlio (fino a un limite massimo di due anni).
Previsto anche un fondo "Ape social", costituito per concorrere al finanziamento dell'eventuale estensione del beneficio ai nuovi accessi, ossia, con la finalità di coprire e rendere strutturale la misura a partire dal 2019.