Entro dicembre sarà attiva anche la modalità per pagare col telefonino. La Pa rilancia la piattaforma dei pagamenti pubblici

di Gabriella Lax - Addio code agli sportelli per pagare multe tasse e imposte della pubblica amministrazione, grazie a PagoPA, la piattaforma pensata nel 2013 dall'Agenzia per l'Italia digitale con l'obiettivo di farla diventare il nodo unico dei pagamenti pubblici in Italia. 

In 4 anni le transazioni totali sono ferme a circa 1,6 milioni. Così, dopo anni di lentezze, il Governo cerca di rilanciare la piattaforma grazie al team per la trasformazione dell'Italia digitale del commissario Diego Piacentini. 

PagoPA: pagamenti dal mobile entro dicembre

Le linee guida per rivoluzionare il modo di pagare improntato alle esigenze e comodità del cittadino, a partire da un'applicazione facilmente utilizzabile da mobile, saranno: migliorare la user experience offline (avvisi di pagamento cartacei) del cittadino; aumentare la qualità e il numero dei servizi esposti sul nodo PagoPA dalle pubbliche Amministrazioni centrali e locali (come ad esempio parcheggi e trasporto pubblico locale); cambiare l'architettura del nodo da un puro hub che smista transazioni verso il mondo bancario ad un vero e proprio sistema di pagamento che si apre al mondo delle soluzioni innovative e non-tradizionali (come ad esempio PayPal, Satispay e Masterpass), Il tutto nel rispetto delle normative europee sui pagamenti Psd e Psd2.

Da ora i più grandi comuni italiani (Roma, Milano, Torino, ma anche Palermo e Bari) hanno aderito al progetto rendendo disponibili i pagamenti online. Momentaneamente solo sul sito del Comune, con tutte le difficoltà del caso. Entro il 2017 sarà possibile farlo anche tramite cellulare, ricevendo notifiche per i pagamenti in scadenza e per le ricevute di avvenuto pagamento.

Svecchiare la pubblica amministrazione

L'intenzione del team è di cambiare passo e raggiungere i dieci milioni di pagamenti entro la fine del 2017 e i trenta milioni nel 2018. Il modo riguarda intanto ripensare una versione mobile del servizio, disponibile entro la fine dell'anno. 

Avvicinandosi per quanto possibile ai pagamenti in un solo clic, come succede per i siti di commercio elettronico, tramite il salvataggio degli strumenti di pagamento preferiti. Entro fine anno verrà inoltre fornito agli sviluppatori il software delevolpment kit per far dialogare PagoPa con altri strumenti già familiari ai cittadini (Satispay, Paypal, MyBank o Masterpass). Il punto è che per avere a pieno le potenzialità di PagoPa c'è ancora molto da fare se si pensa che tre comuni su quattro non permettono pagamenti online. E quelli che lo permettono hanno processi farraginosi.


Foto: 123rf.com
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