Consigli degli ordini e movimenti forensi sul piede di guerra contro il portale che offre l'avvocato più conveniente

di Lucia Izzo - Non si placa la polemica con al centro Outlet Legale, il portale che "Confronta i preventivi degli studi legali della tua città e trova l'avvocato più conveniente" (leggi: "Outlet Legale: è polemica sul sito che trova l'avvocato conveniente").


Come un vero e proprio e-commerce, il sito promette pratiche di divorzio a partire da 400 euro, oppure pareri legali a partire da 50 euro, passando per molte altre attività poste in essere da avvocati come il recupero crediti, lo sfratto di inquilini morosi, lettere e diffide legali e molto altro. Tutto rigorosamente scontato con percentuali di risparmio che possono arrivare anche all'89%, per offrire al cliente "il miglior prezzo garantito" e salvo cause particolarmente complesse per cui si potranno stipulare preventivi particolareggiati.


Cos'è Outlet Legale

Ciò che Outlet Legale si propone è quello di fornire un servizio di scouting e geolocalizzazione, poi un confronto tra le tariffe dei professionisti allo scopo di individuare l'avvocato più economico garantito entro 48 ore dal pagamento e nella zona di interesse, al massimo in un raggio di 50 km. Outlet Legale promette all'utente di risparmiare anche più del 70% rispetto alla media delle tariffe forensi.


Una quota viene pagata a Outlet Legale per il servizio di ricerca del legale, mentre il resto viene intascato dal professionista per l'attività specializzata svolta e reclamizzata sul portale. Ancora, il sito fornisce un sistema di feedback degli utenti a garanzia della serietà e dell'affidabilità degli avvocati proposti e dell'attività di scouting svolta da Outlet Legale, nonché un servizio "Soddisfatti o Rimborsati": se i nomi proposti non convincono, il sito propone gratuitamente altri due avvocati.


Le critiche

L'iniziativa non ha affatto trovato il placet dell'avvocatura, anzi sono numerosi i Consigli dell'Ordine e le associazioni forensi che vedono in Outlet Legale un pericolo per la dignità della professione forense.

In particolare, i professionisti ritengono che il portale possa violare le regole deontologiche dell'avvocato, in particolare quanto previsto dall'art. 37 del Codice che dispone il divieto di accaparramento di clientela: in sostanza, l'avvocato è tenuto a non acquisire rapporti di clientela a mezzo di agenzie o procacciatori o con modi non conformi a correttezza e decoro.


Se, quindi, si pensa a procedimenti disciplinari per i legali che vedranno affluire clientela grazie al sito, più difficile sarà delineare le azioni che potranno essere intraprese contro Outlet Legale: questo, infatti, è gestito da una società, la Clubb3rs srl, con sede legale a Bedizzole (Brescia) che non è un'associazione professionale di avvocati e neppure sembra contare dei legali tra le sue fila, visto che a questi non è concesso svolgere un'attività propriamente commerciale e conservare l'iscrizione all'Albo.


Dopo le numerose segnalazioni pervenute, anche il Movimento Forense ha comunicato il suo disappunto nei confronti del servizio Outlet Legale, come riporta un comunicato stampa dell'11 febbraio presente sul sito del portale: il criterio di scelta offerto dal sito per il servizio legale richiesto, si legge nel comunicato, non appare basato sulla competenza, l'affidabilità e la correttezza, ma soltanto sul prezzo.


In sostanza, lamenta il Movimento, al cittadino privo della necessaria competenza per valutare l'affidabilità del professionista resta come unico criterio di scelta quello dell'offerta economica migliore, ma si tratta di un procedimento decisionale che "non avviene nemmeno negli Outlet in cui almeno gli utenti hanno la possibilità di poter comparare e valutare il prodotto".


Per tali ragioni il Movimento Forense ha invitato il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Brescia, competente per territorio, e il Consiglio Nazionale Forense, a verificare la correttezza della pubblicità e se i servizi svolti rispondono ai criteri previsti per l'esercizio della professione legale.

Di rimando, l'Ordine degli Avvocati di Brescia non è rimasto indifferente e ha provveduto a emanare una raccomandazione deontologica, di portata generale, sottolineando che le offerte presenti sul sito "presuppongono l'attività compiacente e interessata di colleghi che, in violazione di precise norme deontologiche (art. 25 e 37 del codice deontologico), si renderebbero disponibili a predisporre preventivi di spesa senza nemmeno conoscerne i destinatari, a esporre compensi poco dignitosi per la professione e a svolgere incarichi difensivi acquisiti da terzi intermediari, consentendo a costoro inammissibili vantaggi economici". 


Gli avvocati sono dunque sul piede di guerra per contrastare il mercato dei professionisti "in saldo" e i meccanismi per trovare i legali con pochi click, soddisfatti o rimborsati. Saranno i prossimi mesi, dunque, a essere cruciali per verificare il destino di Outlet Legale. 


Foto: 123rf.com
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