L'appello pubblico dell'associazione dei magistrati per i minorenni e per la famiglia contro il ddl di riforma del processo civile

di Redazione - "Salviamo i tribunali per i minorenni". È questo l'appello pubblico lanciato dall'Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni e per la Famiglia (Aimmf) contro le previsioni della riforma del processo civile che in pochissimi giorni ha ottenuto moltissime adesioni da tutta Italia, anche tra personalità "di grande rilievo e autorevolezza nei diversi ambiti culturali e sociali in cui operano" afferma il presidente Francesco Micela.

In un momento storico in cui, esordisce l'appello dell'Aimmf, "i bambini e gli adolescenti sono i primi a pagare le conseguenze drammatiche che derivano dalla crisi economica, dall'immigrazione e dai tagli alla spesa pubblica negli enti locali - vivendo - in condizioni drammatiche, specialmente in alcune aree del paese", il ruolo dei tribunali e delle procure minorili "uffici specializzati e autonomi, è fondamentale sia negli interventi di protezione di bambini e adolescenti, sia nel settore penale, nel quale il processo è caratterizzato, fin dal primo momento, da finalità educative dirette al recupero sociale dell'imputato minorenne".

Già nel 2016, con delibera adottata all'unanimità, si legge ancora nell'appello, il Consiglio Superiore della Magistratura ha sottolineato "la necessità di preservare l'autonomia dei Tribunali e delle Procure minorili, evidenziando le gravi disfunzioni che si determinerebbero in concreto se gli attuali uffici minorili fossero assorbiti negli uffici ordinari".

In questo contesto - prosegue l'appello, la proposta di legge approvata dalla Camera che contempla l'accorpamento degli uffici minorili a quelli ordinari, "si muove in senso del tutto opposto, e appare ispirata dal tentativo di ripianare le carenze di risorse degli uffici per gli adulti col sacrificio della tutela dell'infanzia e dell'adolescenza".

La loro soppressione, con la creazione di 'sezioni distrettuali'

nei tribunali ordinari e di 'gruppi specializzati' nelle procure ordinarie, non solo si creerebbero strutture più complesse, prive dell'autonomia organizzativa necessaria, ma "anche della rappresentanza esterna - rileva l'Aimmf - nei confronti degli enti locali e dei servizi socio-sanitari, aspetto fondamentale per l'efficacia dell'intervento giudiziario in questo settore".

Ancora più grave, chiosa l'appello pubblico, la trasformazione prevista per le procure minorili, che nei gruppi specializzati non vedrebbero "garantita nemmeno l'esclusività delle funzioni dei magistrati - i quali in aggiunta ai compiti di tutela di bambini e adolescenti - dovrebbero svolgere anche funzioni penali ordinarie, in processi contro adulti ispirati a una logica inquirente del tutto diversa nelle finalità e nell'approccio".

Da qui, l'appello finale: "la tutela dell'infanzia e dell'adolescenza è strategica per il futuro del paese, e un settore così complesso e importante della giurisdizione - che - non può essere frettolosamente riformato nell'ambito di un disegno di legge che si occupa di argomenti processuali del tutto diversi".

https://www.studiocataldi.it/articoli/archiviati/24777-tribunale-minorenni-l-addio-e-piu-vicino.asp

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