L'originale decisione di un giudice di pace su una vicenda di disturbo alla quiete degli altri condomini

di Gabriella Lax - "Sesso a ore": nessun problema durante il giorno, ma stop totale durante le ore notturne, dalle 23 alle 7. Questa la decisione drastica presa da un giudice di pace di Foggia, riporta la Gazzetta Meridionale, con un originale quanto bizzarra decisione, per cercare di trovare una soluzione ad una vicenda che vedeva "imputati" una giovane coppia di sposi, trascinata in giudizio dai vicini che non ne potevano più dei rapporti continui e rumorosi dei due coniugi focosi. Lo stesso giudice che, in precedenza, aveva emanato un primo provvedimento per imporre alla coppia il "sesso con il silenziatore" (ossia senza limiti di orario ma inibendo l'esagerazione col volume di urla e gemiti).

Tuttavia, dopo una breve "prova", la vicenda tornava di nuovo in aula. Oltre all'"imbarazzo" (soprattutto per via delle spiegazioni da dare ai figli minorenni), gli altri abitanti del condominio lamentavano un vero disturbo per la quiete e il sonno. E il magistrato si è trovato così a contemperare due diversi interessi: quello dei due coniugi a poter avere liberamente nel proprio appartamento delle relazioni affettive e quello dei condomini, maggiorenni e minorenni, a non essere turbati nella loro quiete anche psicologica. Da qui la decisione che ha consentito il sesso in fascia oraria "protetta" vietandolo di notte. A nulla è servita la tesi sostenuta dal legale dei coniugi, secondo la quale il rumore prodotto dai suoi assistiti, durante la notte, restava nella norma e nei limiti di tollerabilità imposti dalla legge, e che non era stata data prova di un'attività sessuale straordinaria.


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