Chi sono, cosa fanno gli ecosessuali e perché in Italia potrebbero rischiare sanzioni

di Gabriella Lax - La Terra intesa come moltiplicatore di erotismo ed eccitazione. Si chiama "ecosessualità" ed era nata nel 2008 come corrente artistica, con lo scopo di venerare il pianeta Terra. Oggi oltre 100mila persone nel mondo praticano questo orientamento sessuale che consiste nell'avere rapporti intimi con tutto ciò che appartiene alla natura: piante, alberi, fiori e altro. Dunque, non solo rispetto della natura inteso come ecosostenibilità con l'utilizzo di sex toys in legno, lubrificanti ecologici, vibratori e condom green. Il nudismo ovviamente è una parte fondamentale di questa sessualità ecologica. Gli unici "indumenti" che può indossare un ecosessuale sono le foglie. 

Sono state le due artiste Annie Sprinkle ed Elizabeth Stephens (artiste eco-femministe) a coniare il termine ecosessuale per la prima volta, curando anche la redazione di un manifesto. Tappa fondamentale per il movimento è stato "Ecosex Symposium", nel 2010, quando a San Francisco esperti, docenti, sessuologi, ex attori, attrici porno e attivisti per l'ambiente guidati dalla coppia di artiste hanno divulgato e diffuso i leitmotiv di questo orientamento del tutto naturale.

In Australia, c'è addirittura una spiaggia dove imparare l'ecosessualità insieme a chi, senza poter utilizzare letti o altri artifici, fonde sesso ed ecologia per un mix inusuale e travolgente. Dalla tematica ambientalista non si sfugge: l'impegno degli ecosessuali è "Amare, onorare e accudire la Terra, fino alla morte". L'ambiente è un bene da rispettare, ma anche e soprattutto un elemento da coinvolgere nell'intimità. L'obiettivo del movimento è quello di rendere la madre terra così affascinante da spingere le persone ad essere naturalmente portate a difenderla. 

Obiettivo sempre più condiviso visto che anche in Italia, la nuova "corrente" sembra aver preso abbastanza piede, con l'adesione, recente, persino di molti vip che hanno dichiarato apertamente ai media di essere ecosessuali. 

Ma dal punto di vista giuridico, praticare l'ecosessualità può avere conseguenze? Amoreggiare senza vestiti, strusciandosi su sabbia o piante, fiori e alberi fino a pochi mesi fa avrebbe senz'altro integrato il reato di atti osceni. Oggi, la fattispecie ex art. 527 del codice penale non è più reato, grazie all'operazione depenalizzazione del febbraio scorso, ma l'illecito rimane. Le oscenità infatti sono punite con una sanzione amministrativa pecuniaria piuttosto salata, che parte da un minimo di 5mila a un massimo di 30mila euro. E se gli atti sono commessi all'interno o nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori, con pericolo che essi vi assistano, dalla condanna penale non si sfugge. 

Per approfondimenti vai alla guida legale sugli atti osceni



Foto: 123rf.com
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