L'ultima iniziativa contro l'obesità parte dalla GB dove le scuole inviano lettere alle famiglie ma è già polemica
di Gabriella Lax - Lettere della scuola indirizzate ai genitori di figli in sovrappeso. Missive nelle quali vengono indicate terapie, centri dimagranti e modelli di regime alimentare sani. 

Succede in Gran Bretagna, dove però i genitori dei ragazzi con problemi di obesità non sembrano aver recepito il messaggio che è sembrato, per molti versi, una grave intromissione. 

Il campanello d'allarme sono i dati sull'obesità infantile in Europa. 

In questo momento sul pianeta ci sono più persone con chili di troppo che persone sotto peso e l'allarme riguarda soprattutto bambini e adolescenti. L'obesità nel mondo, secondo il rapporto delle Nazioni unite e della Fao, è più che raddoppiata dal 1980. Il rapporto della commissione Echo (Ending Childhood Obesity) dell'Organizzazione mondiale della Sanità, frutto di due anni di lavoro, disegna uno scenario inquietante, soprattutto nei paesi in via di sviluppo: dal 1990 al 2014, infatti, il numero di bambini in sovrappeso è raddoppiato da 7,5 a 15,5 milioni. 

In Italia la prevalenza di obesità tra i più piccoli si registra nelle regioni del Sud e del Centro. In Campania 1 bambino su due, per la fascia compresa tra gli 8 e i 9 anni, è in sovrappeso. In generale la percentuale di bambini in sovrappeso è del 20,9%, l'obesità riguarda il 9,8%. Mentre il 25% dei piccoli non consuma frutta o verdura quotidianamente; il 18% dei bambini pratica sport solo un'ora alla settimana.

Oltretutto i bambini obesi presentano patologie legate all'obesità, problemi respiratori e cardiaci. 

In Gran Bretagna un bambino su cinque è sovrappeso o obeso quando arriva al sesto anno di scuola, cioè a 11 anni, mentre all'inizio della scuola, a cinque anni, i piccoli che mangiano troppo o male sono poco quasi il dieci per cento. Dunque l'Inghilterra è uno dei paesi dove la questione è stata affrontata di petto. Così i dirigenti scolastici chiedono ai bambini di mangiare solo frutta all'intervallo del mattino. E invece nelle scuole primarie, dove la maggior parte dei bimbi non usufruisce della mensa, il pranzo delle lunch box è preparato dalle mamme e contiene snack e patatine, anziché più leggeri sandwich, frutta o verdura. Sono spesso i docenti a segnalare queste situazioni ai dirigenti scolastici. E arrivano le lettere incriminate, promemoria sulle regole alimentari fondamentali per far crescere i bambini in modo sano. In Gran Bretagna le lettere hanno però sortito un effetto critica non indifferente: i genitori si sentono additati e, invece che riflettere sulla tutela della salute dei loro figli, fanno polemiche.


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