Tutte le novità del "pacchetto" per il sostegno ai nuclei familiari previsto nella legge di bilancio

di Marina Crisafi - 600 milioni. A tanto ammonta la dotazione destinata al capitolo famiglia nella prossima manovra, presentata dall'esecutivo sabato scorso e che si appresta ad iniziare a breve il suo esame parlamentare (vai allo speciale sulla legge di bilancio). A detta del premier, gli interventi nella legge di bilancio saranno solo un "piccolo segnale di investimento sui figli e sulla famiglia", perché il "grosso" della partita dovrebbe giocarsi a partire dal 2018, con una sorta di "testo unico" che dovrebbe prevedere oltre ad un maggiore stanziamento (da 700 milioni in su annui) anche interventi correttivi sulle aliquote Irpef, scaglionate in base al numero dei figli.

Ma, nell'attesa di un ridisegno organico della fiscalità familiare, il pacchetto inserito nella manovra finanziaria è comunque "nutrito" e comprende bonus a favore delle future mamme, voucher per babysitter, buoni per asilo nido e fondi per garantire i prestiti bancari ai nuclei familiari con neonati.

Nel dettaglio, gli interventi di quello che è stato ribattezzato il "piano formato famiglia" inserito in un apposito capo della legge di bilancio, che riguarderanno i nuclei familiari con figli da 0 a 3 anni indipendentemente dal reddito, sono i seguenti:

Mamma domani

La misura consiste in un assegno dell'importo di 800 euro destinato ai nati dal primo gennaio 2017 che potrà essere richiesto dalle future mamme già durante la gravidanza, per sostenere le prime.

Si tratta di un intervento aggiuntivo, per gli aventi diritto, al bonus bebè, che dovrebbe essere confermato in toto anche per il 2017 (per approfondimenti vai alla guida sul bonus bebè).

Bonus nido

Il bonus nido dovrebbe consistere in un voucher fino a 1.000 euro annui per i primi tre anni del bambino al fine di affrontare il costo della retta degli asili nido, sia pubblici che privati.

Voucher Babysitter

Confermato il voucher babysitter, ossia il contributo pari a 600 euro per sei mesi in alternativa al congedo parentale. La misura viene rifinanziata per due anni e lo stanziamento verrà raddoppiato (da 20 a 40 milioni di euro) per le lavoratrici dipendenti, mentre passerà da 2 a 10 milioni per quelle autonome.

Fondo prestiti

Il fondo credito bebè, infine, è un intervento finalizzato a concedere prestiti agevolati, erogati da banche convenzionate, per sostenere le spese legate all'arrivo di un bambino. Sarà sostenuto da una garanzia statale e per tale intervento sono stati stanziati 60 milioni di euro complessivi per i prossimi 3 anni.


Altri articoli che potrebbero interessarti:
In evidenza oggi: