L'allarme della Polizia di Stato che invita a prestare massima attenzione

di Marina Crisafi - La Pokemania colpisce ancora. L'ultima moda in fatto di app, arrivata nel nostro Paese soltanto dal 15 luglio, oltre a far scattare le prime multe (leggi: "Pokemon Go: arrivano le prime multe anche in Italia") non poteva far mancare anche le truffe. A lanciare l'allarme è la Polizia di Stato dalla sua pagina facebook

Una vita da social, avvertendo che oltre al tentativo delle "app fake" su Android (Pokemon Go Ultimate, Guide & Cheats for Pokemon Go e Install Pokemongo, questi i nomi), in grado di bloccare lo schermo dello smartphone per poi connettersi a siti porno o di attivare costosi servizi a pagamento all'insaputa degli utenti, "da qualche giorno numerose pagine Facebook italiane stanno sponsorizzando una serie di post che invitano gli utenti iscritti al nuovo gioco sviluppato da Niantic Labs a svolgere una serie di quiz legati ai personaggi della celebre saga giapponese". Bene. È meglio stare attenti. Si tratta infatti dell'ennesimo tentativo di truffa online. Per invogliare gli utenti a partecipare, spiegano infatti gli agenti "i malviventi sottolineano che alla conclusione del test gli utenti riceveranno strumenti extra da utilizzare all'interno del gioco come pokéball, aromi, moduli esca, uova fortunate ed altre agevolazioni".
In realtà però - avvisa la polizia "il quiz non ha nulla a che fare con l'applicazione per smartphone di Pokémon e l'unico obiettivo per cui sono stati creati questi sondaggi è quello di ottenere il numero della carta di credito ed altre informazioni riservate".

Molti utenti che hanno compilato il form che si presenta alla fine del sondaggio "si sono ritrovati abbonati a servizi a pagamento dal costo salato". L'invito pertanto, come sempre, è quello di prestare massima "attenzione e non fornire mai i dati personali". 


Foto: 123rf.com
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