In diverse regioni d'Italia sono previste una serie di agevolazioni per le auto a basso impatto ambientale

Avv. Isabella Vulcano - Auto ibride ed elettriche e comunque a basso impatto ambientale, oltre ai numerosi vantaggi, in termini di riduzione delle emissioni e di risparmi sui costi del carburante, godono di particolari agevolazioni, come sconti ed esenzioni sulle tasse e in particolare sul pagamento del bollo. Essendo tale tassa regionale, ovviamente, la natura delle agevolazioni varia a seconda della zona, nonché in ragione del tipo di alimentazione del veicolo.

Con riferimento ai veicoli elettrici, la maggior parte delle regioni italiane (tra cui Abruzzo, Lazio, Emilia, Liguria, Campania, Sicilia e Toscana) prevedono l'esenzione totale del bollo auto per i 5 anni successivi alla data di prima immatricolazione. Dopo di che, si avrà comunque diritto a un pagamento agevolato dell'imposta.

Quanto alle auto ibride di nuova immatricolazione, queste dall'inizio del 2014 sono esentate dal pagamento del bollo in diverse regioni d'Italia. In alcune regioni come la Puglia, la Basilicata e la Liguria si favoriscono i proprietari di auto a basso impatto ambientale con l'eliminazione del pagamento del bollo per ben 5 anni. Campania, Emilia Romagna, Lazio, Umbria e Veneto prevedono invece l'esenzione per 3 anni.

Anche i veicoli a Gpl e a metano godono di agevolazioni sul bollo auto: ne sono esentati per i primi 5 anni gli automobilisti della Basilicata, della Liguria, del Piemonte e della Lombardia, mentre in molte altre regioni si può usufruire dello "sconto" di un quarto del costo del bollo ordinario (tra le altre, in Abruzzo, Campania, Toscana, Sardegna, Veneto e Valle d'Aosta).

Il numero delle agevolazioni comunque è destinato a crescere, sia per i sempre maggiori incentivi su cui puntano le amministrazioni pubbliche al fine di favorire la mobilità sostenibile con la diffusione di automobili a basso impatto ambientale, sia per conciliare il progresso con l'abbattimento della pressione fiscale.

La tassa sul bollo, infatti, rimane tra le più "odiate" dai contribuenti. Pur tuttavia, si rivela molto redditizia, avendo portato nelle casse regionali, circa 6 miliardi di euro secondo un'analisi del Servizio Politiche Territoriali della Uil che ha elaborato i bilanci di previsione delle Regioni per il 2015.

Solo per fare qualche esempio, la regione che ha incassato maggiormente risulta la Lombardia con 849 milioni mentre, in Emilia-Romagna, il bollo rappresenta il 14,7 per cento del totale dei tributi.

Da qualche tempo, si ricorda, è stata presentata una proposta di legge che mira all'abolizione totale di questa tassa, a fronte di un aumento delle accise sulla benzina (leggi: "Addio al bollo auto: ecco la proposta di legge"). Il ddl è attualmente all'esame della Commissione Finanze della Camera.

Isabella Vulcano
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