Ecco tutte le novità approvate ieri dalla commissione industria del Senato al Ddl concorrenza

di Marina Crisafi - Divieto di penalizzare chi cambia compagnia con tariffe più alte che dovranno essere omogenee per classe di merito e giro di vite sui testimoni falsi. Queste le principali novità degli emendamenti approvati ieri dalla commissione industria del Senato al Ddl Concorrenza, il cui esame, dopo mesi di attesa, è ormai entrato nel vivo e proseguirà per tutta la settimana.

Così, oltre alle misure che hanno ricevuto ieri il via libera sul fronte delle telecomunicazioni, con la previsione dei recessi dagli abbonamenti telefonici e tv soltanto per via telematica e il niet ai servizi in abbonamento senza consenso espresso dell'utente (leggi: "Abbonamenti telefonici e tv: recessi solo online e niente spese eccetto le effettive"), con l'approvazione degli interventi sull'Rc Auto (accompagnate dalle polemiche del settore nei giorni scorsi), il testo del ddl Guidi comincia ad assumere una fisionomia più stabile.

Vediamo le principali novità sull'Rc Auto:

Parità di tariffa a parità di classe

L'emendamento approvato ieri prevede che le compagnie assicurative debbano garantire, "nell'ambito della classe di merito, le condizioni di premio assegnate agli assicurati aventi identiche caratteristiche di rischio del soggetto che stipula il nuovo contratto".

Il medesimo emendamento vieta alle società di differenziare la progressione e l'attribuzione delle classi di merito interne "in funzione della durata del rapporto contrattuale tra l'assicurato e la medesima impresa, ovvero in base a parametri che ostacolino la mobilità tra diverse compagnie assicurative".

Giro di vite sui falsi testi

Ad essere rafforzato è anche il meccanismo antitruffa e soprattutto l'identificazione dei falsi testi negli incidenti stradali.

Nelle cause civili promosse per l'accertamento della responsabilità e il risarcimento dei danni, il giudice dovrà trasmettere un'informativa alla procura della Repubblica, in presenza dei medesimi nominativi dei testimoni che ricorrono "in più di tre sinistri negli ultimi cinque anni registrati nella banca dati sinistri". La precedente norma invece prevedeva che l'informativa del giudice partisse quando i testimoni risultassero "già chiamati in più di tre cause concernenti la responsabilità civile da circolazione stradale".

Stop al tacito rinnovo anche per incendio e furto

Pur essendo stato accantonato l'emendamento che estendeva a tutte le polizze assicurative il no al tacito consenso, a passare è stata la modifica alle polizze accessorie, come ad esempio quelle per incendio e furto.

Anche queste, infatti, in base all'emendamento, scadranno automaticamente ogni anno (così come per il contratto Rc-Auto) senza tacito rinnovo e senza che l'assicurato debba farne richiesta.

L'estensione si applicherà automaticamente sia se prevista nel medesimo contratto (cioè un'unica polizza contenente ad esempio Rc-Auto, incendio e furto), sia se l'assicurazione dei rischi accessori sia contenuta in altro contratto stipulato contestualmente a quello che garantisce dal rischio principale.


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