Ecco quale fisionomia assumerà l'assistenza forense sulla base del nuovo regolamento in attesa dell'approvazione dei ministeri vigilanti

di Valeria Zeppilli - La Cassa Forense ha indetto per fine mese una Conferenza nazionale per permettere un confronto sui temi "caldi" che coinvolgono la professione in un periodo di profonde modifiche.

In tale contesto non passerà senza dubbio in secondo piano il nuovo regolamento per l'assistenza approvato da diversi mesi ma ancora in attesa del placet dei ministeri vigilanti prima di divenire effettivo.

Esso, in sostanza, prevede prestazioni per gli avvocati in stato di difficoltà economica; a sostegno della salute, della professione e della famiglia e per spese funerarie.


Avvocati in stato di bisogno

Secondo quanto previsto nel testo del nuovo regolamento, in caso di eventi straordinari e non prevedibili che comportino il sopraggiungere di uno stato di bisogno, gli avvocati potranno beneficiare dell'erogazione di una somma di denaro, reiterabile per una sola volta, dietro domanda da inoltrare tramite il Consiglio dell'ordine di appartenenza o direttamente alla Cassa.

Le prestazioni in caso di bisogno coinvolgono anche gli avvocati che abbiano compiuto 80 anni (o 70 se invalidi civili al 100%) e siano titolari di pensione diretta a carico della Cassa.


Le prestazioni a sostegno della salute

In caso di gravi eventi di malattia o gravi interventi chirurgici che riguardino gli avvocati, le prestazioni a sostegno della salute ne prevedono la copertura con onere a carico della Cassa.

Per sostenere la salute degli iscritti, inoltre, il regolamento prevede che vengano stipulate delle convenzioni con cliniche, case di cura, istituti termali o per l'attivazione di prestiti ipotecari vitalizi o per la stipula di polizza di assistenza per lungodegenza, premorienza e infortuni; offre contributi per l'ospitalità in case di riposo pubbliche o private o in istituti per malati cronici o lungodegenti e per le spese sostenute per l'assistenza infermieristica a domicilio in caso di malattie o infortuni a carattere acuto e temporaneo.

È infine offerto sostegno per interventi di medicina preventiva.


Le prestazioni a sostegno della professione

Il regolamento per l'assistenza prevede, poi, delle prestazioni a sostegno della professione, alcune poste a vantaggio di tutti gli iscritti, altre a vantaggio dei giovani, altre infine a favore degli avvocati iscritti alla Cassa e percettori di pensione di invalidità.

Nel dettaglio a tutti gli iscritti sono offerte assistenza indennitaria e in caso di catastrofe o calamità naturale; convenzioni per agevolare economicamente l'esercizio della professione; agevolazioni per l'accesso al credito e per la concessione di mutui; contributi o convenzioni per fruire di asili nido e scuole materne e, più in generale, per permettere una migliore conciliazione vita/lavoro.

A vantaggio dei giovani sono previste agevolazioni per accedere al credito necessario per avviare lo studio professionale o costituire nuovi studi o società tra professionisti, borse di studio e corsi di formazione.

Per gli iscritti attivi percettori di pensione di invalidità è prevista una contribuzione volta ad attenuare le difficoltà che derivano dall'esercizio della professione.


Le prestazioni a sostegno della famiglia

Infine, il nuovo regolamento per l'assistenza prevede una serie di prestazioni poste a sostegno della famiglia, che innanzitutto riguardano la tutela della genitorialità, ma che comprendono anche erogazioni in favore dei superstiti e dei titolari di pensione diretta cancellati dagli albi o di pensione indiretta o di reversibilità; erogazioni per familiari non autosufficienti o portatori di handicap o di malattie invalidanti; borse di studio per gli orfani degli avvocati e i figli degli avvocati iscritti di età inferiore ai 26 anni e che frequentano la scuola o l'Università.


Le prestazioni per spese funerarie

Per quanto riguarda le spese funerarie, il regolamento prevede un contributo di massimo Euro 4.000,00 e lo limita al decesso dell'iscritto o del titolare di pensione diretta.

La sua liquidazione avviene dietro presentazione di fatture giustificative di spesa.

Ne restano esclusi i titolari di pensione indiretta o di reversibilità.


Il ricorso al criterio nazionale ISEE

Nell'emanare il regolamento in analisi, Cassa Forense ha fatto ricorso al criterio nazionale ISEE solo per alcune limitate tipologie di intervento.

Si tratta, nel dettaglio, delle erogazioni in favore dei superstiti e dei titolari di pensione diretta cancellati dagli Albi, indiretta o di reversibilità, per le quali è richiesto un ISEE non superiore a euro 30.000,00; delle erogazioni in caso di familiari non autosufficienti per le quali il limite reddituale ISEE, dell'assistito e dell'iscritto, non deve essere superiore a euro 50.000,00 e delle borse di studio per i figli degli iscritti, erogabili in presenza di un indicatore ISEE non superiore a 30mila euro.

Valeria Zeppilli

Altri articoli che potrebbero interessarti:
In evidenza oggi: