Il decreto sulla riscossione, attuativo della delega fiscale, sancisce l'obbligo della notifica via pec per professionisti e imprese e la facoltà per i privati

di Marina Crisafi - Presto il fisco non busserà più alla porta per notificare una cartella esattoriale ma la invierà tramite posta elettronica certificata. A prevederlo è il decreto sulla riscossione, attuativo della delega fiscale, ora all'ultimo giro di boa in Parlamento, dopo il secondo ok preliminare ricevuto in Consiglio dei ministri il 4 settembre scorso.

Tra le tante novità riguardanti Equitalia, tra cui lo stop all'anatocismo sulle somme iscritte a ruolo, la riduzione dell'aggio e i tempi più lunghi per i pagamenti (leggi: "Equitalia niente più anatocismo, aggio ridotto e cartelle più leggere. Ecco tutte le novità"), rileva anche l'ampliamento dell'utilizzo della posta elettronica certificata nelle procedure di notifica delle cartelle esattoriali al posto della tradizionale raccomandata.

Per imprese (ditte individuali, società) e professionisti (iscritti in albi o elenchi), la notifica via pec (all'indirizzo risultante dall'indice nazionale Ini-pec) diventerà la regola, mentre per i contribuenti privati (persone fisiche) che ne faranno richiesta, sarà possibile continuare ad utilizzare il canale tradizionale o scegliere l'invio telematico (all'indirizzo pec risultante dagli appositi elenchi).

Il decreto, inoltre, fornisce anche regole di dettaglio sul perfezionamento della notifica, stabilendo che qualora l'indirizzo pec risulti non valido o disattivato la notifica andrà effettuata tramite deposito dell'atto presso la Camera di commercio competente per territorio.


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