Le osservazioni critiche dell'Organismo Unitario dell'Avvocatura Italiana in un documento di straordinaria incisività

di Paolo M. Storani - Abbiamo il piacere di rendere pubblico il testo integrale dell'audizione dell'Organismo Unitario dell'Avvocatura Italiana dell'8 giugno 2015 avanti alle Commissioni Finanze ed Attività Produttive della Camera dei Deputati con riferimento al DDL 3012 Concorrenza in materia assicurativa.

Sappiamo che quel testo è stato presentato il 3 aprile 2015.

Si tratta di uno scenario davvero inquietante che purtroppo delinea con realismo le caratteristiche del provvedimento che riguarda più in generale l'ambito della responsabilità civile.

Ringraziamo, quindi, vivamente l'Avv. Angelo Massimo Perrini del Foro di Torino per averci inoltrato il documento, di raro pregio.

Su alcuni aspetti abbiamo già avuto occasione di pronunciarci.

Singolare che tra le finalità che dovrebbero sorreggere la norma sia annoverata la "tutela dei consumatori", ai quali si consegna un assetto risarcitorio (se questo aggettivo è ancora da reputarsi valido nella... democratura di Matteo Renzi) ulteriormente compromesso.

E' orripilante agli occhi di qualunque processualista la barriera preclusiva ante causam relativa alla prova per testi: vi si potrebbe scrivere un trattato sopra alla moltitudine di principi giuridici basilari sul diritto di difesa che sventra, compresi i Codici Civile e di Procedura Civile.

Chi ha stilato quella parte della norma o non ha mai affrontato un processo civile o mira scientemente ad imporre una disclosure anticipata che non ha ragion d'essere in un Paese minimamente digrezzato.

A tacer d'altro, si apprende dal testo che la relazione tace su quanto avvenuto in Francia nel 2014 con la Legge Hamon in merito alla portabilità della polizza assicurativa, "forse l'unico strumento valido in mano all'assicurato per esercitare un minimo di potere contrattuale in fase di acquisto della polizza".

Eppure il congegno ha ben funzionato per la telefonia.

Ricorda il documento che sottoponiamo all'attenzione dei lettori di LIA Law In Action che il risarcimento diretto è il metodo surrettizio per arrivare ad un impianto legislativo in cui le compagnie assicurative di fatto trasformano la materia dei risarcimenti in rca in indennizzo.

Quasi si trattasse di risarcimenti... amministrati!

Una forma di compressione di svariati diritti, anche fondamentali, dei danneggiati.

Cosa viene promesso in cambio?

Qualche sconto di evanescente natura!

Un'autentica controriforma del danno non patrimoniale che vedrà svilita la tutela risarcitoria delle persone quand'anche alle prese con lesioni gravissime.

Il Governo, già da tempo decaduto dalla delega prevista per l'allestimento delle tabelle di cui all'art. 138 del Codice delle Assicurazioni Private per i macrodanni, sarà nuovamente legittimato ad emanare tali tabelle.

Nei prossimi giorni torneremo in tema con altre considerazioni ed un nuovo pregevole documento da divulgare ai nostri affezionati internauti.

Buona lettura.

AUDIZIONE OUA CAMERA DEPUTATI 8 GIUGNO 2015
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