Dal rapporto Eurispes emerge, infatti, che l'82,2% degli intervistati è a favore del divorzio abbreviato, contro il 15,8% dei contrari.
La percentuale sale ulteriormente al 92% nel caso dei giovanissimi intervistati e anche nella fascia degli over 65, forse quella più conservatrice, i favorevoli sono ben il 71,1% .
Il rapporto fra sostenitori e detrattori tende a mantenersi nelle differenti tipologie di intervistati. Le piccole differenze tra una popolazione e l'altra ci permettono di stilare un profilo del 'sostenitore tipo'. Chi appoggia incondizionatamente il divorzio breve è a grandi linee un soggetto giovane, progressista ed istruito.
L'alta percentuale di giovani sostenitori esprime la richiesta sottesa di adeguare i tempi previsti per ottenere il divorzio alle attuali esigenze di una società in rapido cambiamento, caratterizzata, purtroppo, da un sensibile e costante aumento delle separazioni.
All'interno di questo quadro, se da un lato la nuova legge sottrae tempo alla riflessione dei coniugi e alla possibilità di un ripensamento, preziosa soprattutto in presenza di figli minori, dall'altro potrebbe favorire un incremento delle separazioni consensuali, agevolando allo stesso tempo la formazione di nuovi nuclei familiari da parte degli ex coniugi.
