POSTA e RISPOSTA n. 300 - Cuore della notte, h. 3:57 del 2 maggio 2012, dall'account di posta a.sepe50@libero.it spunta una lettera toccante a Studio Cataldi di ROSARIA MARTORELLI ed ANTONIO SEPE che chiedono un consulto: "Siamo i genitori di un militare deceduto di cancro, per causa di servizio, riconosciuta dal Ministero della difesa della nostra Repubblica. Com'è noto, il nostro ordinamento prevede che tutti i benefici pensionistici siano destinati agli eredi, in ossequio a quanto dispone il cod. civ. Nostro figlio non era sposato e al momento del decesso non risultava che avesse dei figli naturali, quindi, eravamo noi genitori gli unici eredi. Dopo alcuni mesi si è scoperta l'esistenza di un figlio naturale di nostro figlio che noi genitori non conosciamo, e con sentenza passata in giudicato è diventato erede universale del padre naturale che non ha mai visto, perchè era già morto. E' bene ricordare che,"il nostro", ha convissuto con noi sin dalla nascita. Dall'esordio della malattia durata ben 5 anni, con sofferenze indescrivibili fino al decesso, siamo stati noi genitori a stargli vicino, h 24 senza mai mollare. A questo punto noi ci siamo chiesto: 1) è giusto che la legge non prevede eccezioni in casi come il nostro? 2) è giusto che grazie alla legge vigente lo Stato eroghi al bambino una pensione di 1100 euro mensili a fronte dei 5000 che erano destinati a noi, di cui 4 vitalizi, più una pensione tabellare prevista esclusivamente per i militari, più la pensione di reversibilità, calcolata in base a una contribuzione presunta per 40 anni di servizio? Evidentemente il legislatore non ha previsto eccezioni! Durante la malattia nostro figlio diventò sostegno di famiglia (ampiamente documentabile) perchè per assisterlo perdemmo anche il lavoro. Al riguardo, desideriamo conoscere un Vs autorevole parere, ringraziandovi, nel contempo, delle preziosissime pubblicazioni che puntualmente inviate in rete. Con riverenza e con il senso più alto della considerazione. rosaria martorelli e antonio sepe". - Lascio la risposta a chi è più competente nella materia, il consesso dei lettori del nostro Portale.
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Civilista e penalista, dedito in particolare
alla materia della responsabilità civile
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