L'Avv. CESARE MATERASSO del Foro di Lamezia Terme (Catanzaro) è gradito ospite della puntata n.276 di POSTA e RISPOSTA; il contributo è giunto alle h.22:36 del 15 marzo 2012: "Lodevole la proposta del Collega Calfa, condivido molte delle sue considerazioni certamente dettate dalla sua esperienza profusa sul campo con impegno e passione. Le riforme attuate in questi anni sul processo civile in effetti sono state delle non riforme. Il rito è stato snaturato, senza apportare alcun accorciamento della durata dei processi in Italia, quest'ultima ancora maglia nera e cenerentola d'Europa. Un rincorrersi di termini frenetici per gli avvocati, mentre i Giudici possono depositare con mesta calma scioglimenti di riserva, ordinanze, decreti ingiuntivi e sentenze. Il vero male del processo civile in Italia è la carenza di fondi, ogni anno ridotti, la carenza di personale, a volte sostituito con personale interinale inadeguato e che fino a qualche giorno prima non sapeva neppure cosa fosse un fascicolo o una cancelleria. Condivido l'asserzione circa l'elevata professionalità che un tempo si trovava nelle Preture. Validi magistrati togati e onorari, altro che Giudici di Pace. I costi dell'apparato Giudice di Pace
sono stati lievitati rispetto alle Preture e al contempo la qualità è di molto scemata. Gli unici Giudici di Pace in Italia competenti sono coloro i quali hanno esercitato la professione di avvocato. Sono favorevole al ripristino delle Preture, ma non alla abolizione delle Corti d'Appello. Trasferire la valutazione dei secondi grado in altri luoghi come oggi accade ritengo dia più garanzie al riesame della decisione che viene attuata in appello. Un giudice di altro Palazzo e altra città, a mio avviso, garantisce meglio il riesame delle sentenze di primo grado, anche se gli ultimi interventi normativi sull'aumento delle spese di appello e multe
sulla richiesta di inibitoria, hanno quasi messo terrore nell'esperire un appello. In conclusione sono favorevole ad un nuovo processo civile, che sia più informatizzato al passo con i tempi (notifiche online con PEC, fascicolazione telematica, ecc., ecc.), che abbia cancellieri vincitori di un concorso, pretori al posto dei GdP reclutati tra chi ha esercitato la professione forense per almeno 10 anni. Solo così celerità va di pari passo con la qualità delle pronunce, facendo ritornare il nostro Paese ad essere quella culla del diritto in Europa, che per anni è stata di esempio agli altri Stati." - Ti dico subito, caro Cesare, che ho apprezzato molto il Tuo intervento che condivido pressoché in toto. Anch'io ritengo che la soppressione delle Corti d'Appello porterebbe più danno che vantaggio. La reviviscenza delle Preture ...che bello sarebbe purché con togati. Su quello sarei rigoroso.
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