Schiacciare un pisolino sul posto di lavoro puo' costare il lavoro stesso. Il provvedimento, sancisce la Corte di Cassazione, e' piu' che 'legittimo' in quanto l'addormentamento del lavoratoratore costituisce 'abbandono doloso del posto di lavoro'. A fare le spese del provvedimento irrevocabile, reso definitivo dalla Suprema Corte e' Cosimo M., guardia giurata sarda, licenziato in tronco dall'istituto di vigilanza per il quale lavorava per 'essersi addormentato durante l'orario di servizio all'interno della propria auto' parcheggiata a pochi metri dall'ospedale 'Marino' di Cagliari che doveva essere da lui sorvegliato. Licenziato nel settembre del '96, il lavoratore era stato reintegrato dal pretore di Cagliari che aveva ritenuto 'eccessivo' il provvedimento disciplinare. Una colpa troppo grave l'essersi addormentato sul posto di lavoro per il Tribunale di Cagliari che, nel secondo grado di giudizio del 2001, confermava la legittimita' del licenziamento
nei confronti di Cosimo M. 'per abbandono del posto di lavoro'. Invano il lavoratore ha rivendicato una sanzione piu' 'mite' sostenendo, tra l'altro, di non avere 'abbandonato il posto di lavoro' ma di 'essere salito sulla sua auto a causa di un principio di colica renale e di essere stato costretto a prendere una compressa di 'spasmex' che gli aveva provocato una lieve sonnolenza'.

Altri articoli che potrebbero interessarti:
In evidenza oggi: