La denuncia della Dirstat Fialp sulle POER e la "diminutio capitis" del Conservatore dei Registri Immobiliari

POER e Conservatori Registri Immobiliari

C'è anche il caro POER. L'acronimo POER(Posizioni Organizzative di Elevata Responsabilità) ha creato maggiori problemi di quanti auspicasse di risolverne. Al disagio già esistente - infatti - si è aggiunta una profonda spaccatura tra i Conservatori dei Registri Immobiliari. Causa di tanto è che non tutti possono accedere alle POER, ma soltanto coloro destinati in sedi aventi ampie dimensioni territoriali. Come dire che la funzione del Conservatore viene declassata nei piccoli territori". E' quanto denuncia Pietro Paolo Boiano, segretario generale aggiunto Dirstat Fialp.

Boiano parla di "una maldestra aberrazione che a giusto titolo sta producendo rabbia e sconcerto negli esclusi. Ma tant'è. Una attenta retrospettiva porta a ritenere che la legge 358/91 di ristrutturazione del Ministero delle Finanze, non tenne conto che il Conservatore dei Registri Immobiliari sarebbe sopravvissuto alla soppressione delle Conservatorie per il solo fatto che il Conservatore è una figura cui il Codice Civile dedica il VI Libro che si occupa della tutela dei diritti e quindi della pubblicità immobiliare".

Una unicità di funzione, quella del Conservatore che è delineata dunque dal Codice civile, "quale che sia l'ampiezza della dimensione territoriale amministrata - prosegue il segretario generale aggiunto - Per ciò stesso non fu possibile sopprimere la figura del Conservatore, come accadde per tante altre figure apicali".

Tuttavia, chiosa, "la 'diminutio capitis' del Conservatore c'è ed è destinata a permanere se i vertici dell'A.F. e soprattutto la politica, non capiranno che il Conservatore è una figura di primissimo piano, sempre e dovunque egli svolga la propria opera nell'interesse della collettività".


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