Una nota dell'Inl chiarisce gli strumenti di tutela del lavoratore che presta la propria attività in situazioni a rischio di stress termico e gli obblighi di prevenzione del datore di lavoro

Caldo eccessivo, l'Inl a tutela dei lavoratori

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Con l'arrivo dell'estate e l'aumento delle temperature diventa di fondamentale importanza tutelare i lavoratori che, per la tipologia di attività, sono più esposti al rischio termico. A fare il punto sulla normativa ci pensa l'Ispettorato nazionale del lavoro che, con la nota numero 4639 del 2 luglio 2021 (in allegato) chiarisce la necessità di intensificare le azioni di prevenzione del rischio da stress termico, con particolare riferimento ai cantieri edili e stradali, all'agricoltura e al florovivaismo.

Le iniziative di sensibilizzazione e comunicazione previste e che potranno essere condivise nell'ambito dei Comitati di coordinamento regionali e provinciali si rifanno ai contenuti della circolare 18 maggio 2021 "Sistema operativo nazionale di previsione e prevenzione degli effetti del caldo sulla salute - Attivita? 2021 in relazione all'epidemia COVID-19" con cui il Ministero della Salute, anche per l'anno in corso, ha fornito indicazioni per la gestione e le prevenzione degli effetti conseguenti a ondate di calore.

Dunque, come riferisce la nota, se il calore diventa insopportabile, le aziende devono fermare l'attività per preservare i lavoratori dai possibili rischi di stress termico.

In caso di temperature sopra i 35° è possibile ridurre o sospendere l'attività chiedendo la cassa integrazione guadagni ordinaria (Cigo).

Stress termico ambientale: obblighi del datore di lavoro e controlli

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In particolare attesi gli obblighi in materia di valutazione dei rischi, con riferimento specifico al settore dell'edilizia, nel Titolo IV del d.lgs. n. 81/08 sono stabilite precise responsabilita? a carico dei coordinatori e dei datori di lavoro desumibili Il personale ispettivo dell'INL, nel corso dell'attivita? ispettiva in materia di salute e sicurezza farà particolare attenzione ai rischi derivanti per i lavoratori dall'innalzamento delle temperature ed alle misure adottate al fine di garantire l'incolumita? dei lavoratori, tenuto conto dell'analisi e valutazione dei rischi aziendali e del programma di sorveglianza sanitaria redatto dal Medico competente, nonche? delle indicazioni tecniche e linee guida sopra richiamate.

Stress termico, la guida Inail

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Su questa tematica c'è un vademecum redatto dall'Inail e dal Ministero della Salute che suggerisce quali siano i buoni comportamenti da tenere quando si è costretti a stare a lavoro nonostante le temperature eccessivamente calde.

I datori di lavoro, nello specifico, dovranno; consultare il bollettino di previsione e allarme per la propria città; nei giorni a elevato rischio ridurre l'attività lavorativa nelle ore più calde (dalle 14.00 alle 17:00) e programmare le attività più pesanti nelle ore più fresche della giornata; garantire la disponibilità di acqua nei luoghi di lavoro; inserire un programma di acclimatamento graduale e prevedere un programma di turnazione per limitare l'esposizione dei lavoratori.

Scarica pdf nota Inl n. 4639/2021

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