È stato firmato un protocollo d'intesa tra medici di famiglia, governo e regioni: 35mila medici di base nella campagna vaccinale

Vaccini, il protocollo che coinvolge i medici di base

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Per dare un'accelerazione alla campagna vaccinale è in arrivo un esercito di 44mila medici di base. È questo l'obiettivo del protocollo siglato da governo e Regioni che coinvolgerà i medici di base (che da tempo spingevano per la decisione), al quale hanno aderito i sindacati dei medici di famiglia Fimmg, Snami, Smi e Intesa Sindacale. Si tratta di una intesa che traccia i confini dentro i quali si dovranno stipulare gli accordi specifici a livello regionale. Sempre sui vaccini, l'ultima novità in ordine temporale è costituita dal fatto che è stata pubblicata la circolare del Ministero della Salute che innalza da 55 a 65 anni l'età di chi potrà ricevere il vaccino anti-Covid di AstraZeneca. Una decisione che arriva dopo il parere della Commissione dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e supportata da "nuove evidenze scientifiche che riportano stime di efficacia del vaccino superiori a quelle precedentemente riportate".

Vaccini, cosa prevede l'accordo

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In particolare, secondo il protocollo «la platea dei soggetti da sottoporre a vaccinazione da parte dei medici di medicina generale, in relazione alla fascia di età, alle patologie, alle situazioni di cronicità, alla effettiva disponibilità di vaccini, nonché le modalità logistiche/organizzative per la conservazione e la somministrazione del vaccino» saranno disciplinate dagli accordi regionali.

Per quanto riguarda l'approvvigionamento delle dosi di vaccino per ciascun medico di medicina generale «dovrà avvenire in tempi certi e in quantità tali da consentire ad ogni medico la possibilità di garantire ai propri assistiti le somministrazioni del vaccino, coerentemente alle diverse fasi della campagna vaccinale ed ai relativi target di riferimento». Di fondamentale importanza «l'aggiornamento, in tempo reale, dell'anagrafe vaccinale».

Circa il luogo di vaccinazione è già disciplinato dalla convenzione. Quindi nel caso in cui «i profili organizzativi e logistici della vaccinazione anti Covid-19 da effettuarsi da parte dei medici di medicina generale non consentissero la vaccinazione presso gli studi dei mmg, anche relativamente alla assenza di personale amministrativo e infermieristico, è previsto l'intervento professionale dei medici di medicina generale presso i locali delle aziende sanitarie (centri vaccinali) a supporto o presso il domicilio del paziente, da regolarsi negli accordi regionali».

Sarà invece la struttura del Commissario straordinario Covid-19 ad occuparsi della «fornitura dei vaccini e dei materiali ausiliari e di consumo, secondo le modalità che saranno individuate a livello regionale tenendo conto delle caratteristiche di conservazione dei singoli vaccini e della disponibilità di strumenti di conservazione, trasporto e sicurezza, tenuto conto anche degli ordinari canali di gestione vaccinale nonché della popolazione che i mmg dovranno vaccinare, secondo quanto previsto dai piani regionali di vaccinazione».

Finanziamento del protocollo

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Capitolo finanziamenti: il protocollo «è a carico di quota parte del fondo sanitario nazionale. Pertanto, l'assegnazione ai mmg delle vaccinazioni anti Covid-19 rende necessario un finanziamento aggiuntivo ad integrazione del fondo sanitario nazionale. Il finanziamento sarà definito in seguito in relazione all'andamento della campagna vaccinale e degli obiettivi e dei target assegnati ai mmg. L'esecutivo si impegna ad adottare uno o più provvedimenti d'urgenza per lo stanziamento delle risorse necessarie alla copertura degli oneri derivanti dall'esecuzione della vaccinazione quantificati sulla base del trattamento economico riconosciuto dal vigente ACN. Il compenso ai medici sarà regolato dagli accordi regionali fatto salvo la tariffa minima di circa 6 euro prevista dalla convenzione.

Il Protocollo trova applicazione anche per il coinvolgimento nella campagna di vaccinazione di altre figure della medicina generale come i medici di Continuità Assistenziale, Medicina dei Servizi ed Emergenza territoriale.


Foto: 123rf.com
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