Il rinnovo della modalità semplificata è legato al prolungamento dello stato d'emergenza, riconosciuto per il covid 19

Smart working ancora semplificato

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Con le novità del nuovo decreto legge approvato dal governo e la proroga dello stato di emergenza fino al 31 gennaio si andrà avanti con lo smart working semplificato.

Il decreto legge approvato dal consiglio dei ministri ha confermato tutte le norme contro la diffusione del coronavirus attualmente in vigore ed ha stabilito i nuovi provvedimenti relativi all'emergenza Covid-19. Con la proroga dello stato di emergenza resta lo smart working semplificato, senza accordo individuale per attivare lo strumento.

Finora la data ultima entro cui ricorrere al lavoro agile a prescindere dalla stipula di un apposito accordo individuale tra azienda e dipendente era fissata al 15 ottobre. Grazie alla proroga dello stato d'emergenza viene chiesto alle aziende di attivare questa modalità semplificata di lavoro fino al 31 gennaio 2021.

Cosa cambia dal 16 ottobre

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Nessuna novità imminente in vista. Per ottobre, novembre, dicembre e gennaio non cambierà nulla: si potranno ancora attivare le procedure semplificate per il ricorso allo smart working. Ma le aziende potranno sempre decidere di attivare il lavoro agile, pur tuttavia rispettando l'obbligo di stipula di un apposito accordo individuale scritto con il lavoratore

Smart working cosa sarebbe successo senza proroga

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Il 15 ottobre era il giorno stabilito per la fine dello stato di emergenza per il Coronavirus

stabilito dal Governo. Conseguentemente, sarebbero cambiate le regole previste per lo smart working semplificato introdotto in fase di emergenza. Era stato il ministero del Lavoro tramite una Faq pubblicata sul suo sito internet, a chiarire che in caso di cambiamento per usufruire del lavoro agile avrebbe dovuto essere attivata la procedura ordinaria, che prevede accordi individuali tra il dipendente e l'azienda E per il settore privato le regole ordinarie: un accordo firmato dai singoli lavoratori che stabilisca modalità di esecuzione della prestazione fuori dai locali aziendali e le regole di esercizio fissate del datore di lavoro. Ma fino a gennaio non servirà.


Foto: 123rf.com
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