Tra gli emendamenti al decreto fiscale 2020 appare l'ipotesi di una rottamazione quater che consenta di sanare le cartelle affidate all'agente della riscossione fino a fine 2018

di Annamaria Villafrate - In attesa della conversione del decreto fiscale 2020, che dal 2 dicembre andrà in aula, si moltiplicano le ipotesi sulla possibile introduzione di una nuova definizione agevolata, già soprannominata "rottamazione quater". Una decisione che potrebbe far recuperare liquidità al Governo, alla continua ricerca di nuova linfa per affrontare spese e debiti, ma che a lungo andare corre il rischio di rivelarsi controproducente e apparire come una misura premiale per i ritardatari delle tasse.

Verso la rottamazione quater

Le proposte sulla sanatoria degli avvisi bonari e quella che prevede di stabilizzare la definizione agevolata delle liti pendenti stanno già creando un gran fermento.

Tra gli emendamenti spunta anche una nuova edizione della rottamazione, la quarta, che estenderebbe la definizione agevolata a tutti coloro che, non solo alle imprese o ha chi ha già un procedimento in corso, sono in debito con il Fisco.

Insomma l'idea è di far rientrare in questa rottamazione tutti coloro che non ne hanno beneficiato in precedenza perché privi dei requisiti necessari e di prorogare la definizione ai debiti risultanti dai carichi affidati agli agenti fino al 31 dicembre 2018. Per cui chi ha ricevuto le cartelle in questi ultimi anni potrebbe avere la possibilità di aderire all'ennesima rottamazione.

Una procedura che, se da un lato consente di recuperare più rapidamente tasse finora insolute, dall'altro finisce per premiare chi non rispetta nei tempi previsti i propri impegni con il fisco.

Cosa prevede il decreto fiscale 2019

I giochi sulla rottamazione quater dunque sono ancora aperti. Al momento il decreto fiscale del 26 ottobre 2019 all'art. 37 dispone solo la riapertura del termine di pagamento della prima rata della definizione agevolata prevista dall'art. 3 del decreto-legge n. 119 del 2018, stabilendo che la scadenza per il versamento del 31 luglio 2019 disposta dall'articolo 3, comma 2, lettere a) e b), 21, 22, 23 e 24, è fissata al 30 novembre 2019.

Si ricorda brevemente che la rottamazione ter dello scorso Governo Giallo-Verde prevedeva la definizione agevolata (senza sanzioni e interessi di mora) dei debiti risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017.

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