Una proposta di legge all'esame della Commissione Affari sociali alla Camera punta a corsi di frequenza obbligatori per proprietari di cani appartenenti a razze potenzialmente pericolose. Solo chi ha un attestato di idoneità potrà possederli

di Lucia Izzo - Corsi di frequenza obbligatori per i proprietari di cani appartenenti a razze potenzialmente pericolose, che potranno essere detenuti soltanto da coloro che abbiano superato un esame e ottenuto un apposito attestato di idoneità alla detenzione.


Ma non è tutto: sarà obbligatorio stipulare un'assicurazione per i danni cagionati dall'animale, nonché condurre i cani potenzialmente pericolosi con museruola e guinzagli di lunghezza non superiore a un metro e mezzo.


A prevedere tutto ciò è una proposta di legge, la n. 1411 (qui sotto allegata) d'iniziativa del deputato Minardo (FI), recante "Disciplina del possesso e della detenzione di cani da presa e da difesa". Lo scorso 17 luglio il testo della proposta è stato assegnato alla XII Commissione Affari sociali alla Camera che provvederà al suo esame in sede Referente.


La detenzione di cani da presa e difesa

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Il provvedimento, come si legge nella relazione introduttiva, punta a regolamentare la detenzione di cani "appartenenti a razze potenzialmente pericolose" che è descritta come una pratica sempre più diffusa negli ultimi decenni per svariate motivazioni (ad esempio difesa della persona o della proprietà, oppure semplice predilezione per alcune razze e così via).


"Qualsiasi sia il motivo che induce a scegliere razze di cani che sono state selezionate per potenziarne l'aggressività, la forza e la resistenza", si legge nella relazione, "spesso la conseguenza è l'aggressione di altri cani, di animali e di persone".


La proposta, dunque, prende atto del fatto che "possedere un cane implica una responsabilità oggettiva in capo al detentore, dunque, a maggior ragione, la responsabilità aumenta se la razza del cane è potenzialmente pericolosa".


Un'affermazione a cui si accompagna il riferimento ai "casi di aggressione, riportati purtroppo con una certa frequenza dalle cronache" e che "spesso mettono in luce proprio l'incapacità del detentore di avere un buon rapporto con il proprio cane".

Corsi di formazione per i padroni di cani di razze pericolose

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Per costruire un migliore rapporto tra cane e padrone, che parta dall'ubbidienza dell'animale, il testo non prevede tuttavia di utilizzare metodi coercitivi: la soluzione proposta è quella dell'istituzione di corsi di formazione obbligatori per i proprietari di cani da presa e difesa appartenenti a razze pericolose.


Terminato il corso e superato un esame conclusivo, si otterrebbe un apposito attestato di idoneità alla detenzione. Attestato che, precisa il testo, non potrà essere rilasciato a una serie di soggetti ritenuti inidonei a priori, ovvero coloro che abbiano "riportato condanne, anche non definitive, per i reati concernenti il maltrattamento di animali, i combattimenti tra animali e lo spaccio di stupefacenti, per i reati contro la persona nonché per quelli connessi alla criminalità organizzata".


Ad occuparsi dell'organizzazione dei suddetti corsi sarebbero i servizi veterinari delle ASL anche avvalendosi della collaborazione di veterinari, allevatori, educatori cinofili e associazioni protezionistiche e del volontariato animalista di comprovata esperienza e iscritti ad un apposito albo istituito presso il servizio veterinario regionale.

Le razze potenzialmente pericolose

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La finalità delle proposta, precisata nell'art. 1, è dunque quella di "prevenire danni o lesioni a persone, animali e cose da parte di cani da presa e da difesa appartenenti alle razze potenzialmente pericolose, selezionate per la loro forza, resistenza e aggressività".

Viene fornito, tramite un allegato al testo, anche un vero e proprio elenco delle razze ritenute "potenzialmente pericolose", ovvero:

1) American Bulldog;

2) American staffordshire terrier;

3) Cane da pastore dell'Anatolia;

4) Bandog;

5) Bullmastiff;

6) Bull terrier;

7) Catahoula Leopard dog;

8) Dogue de Bordeaux;

9) Dogo argentino;

10) Fila brazileiro;

11) Lottatore brindisino;

12) Mastiff;

13) Mastino dei Pirenei;

14) Mastino napoletano;

15) Pardog;

16) Cane da pastore dell'Asia centrale;

17) Perro da presa canario;

18) Pit bull;

19) Rottweiler;

20) Staffordshire terrier;

21) Molossoidi in genere e incroci fra le precedenti razze.

Responsabilità e assicurazione

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La proposta, inoltre, non si limita a imporre obblighi in capo ai soli padroni. Ad esempio, si prevede che anche i non proprietari che, a qualsiasi titolo, accettano di detenere un cane appartenente alle razze suddette, se ne assumano la responsabilità per il relativo periodo e debbano possedere l'attestato di idoneità.

Ancora, sul proprietario o detentore a qualsiasi titolo di cani appartenenti alle razze potenzialmente pericolose si porrebbe anche l'ulteriore l'obbligo di stipulare un'assicurazione per la responsabilità civile per i danni cagionati dall'animale.

Sanzioni

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Alle prescrizioni si accompagna anche un corposo elenco di sanzioni in cui rischiano di incorrere i potenziali trasgressori.


Ad esempio, qualora la legge entrasse in vigore, i proprietari dei cani avrebbero sei mesi di tempo per conseguire l'attestato di idoneità. In caso contrario, l'animale potrebbe venirgli confiscato dall'autorità competente e dato in affido ai canili e ai rifugi pubblici o privati convenzionati.


Alla stessa sanzione soggiace anche il detentore che conduce il cane nelle aree urbane e nei luoghi aperti

al pubblico senza possedere l'attestato di idoneità.


Inoltre, sia ai proprietari che ai detentori, si impone l'obbligo di utilizzare un guinzaglio di lunghezza non superiore a 1,50 metri e di applicare al cane la museruola durante la conduzione dell'animale nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico. In caso di inosservanza dell'obbligo, si rischia una sanzione amministrativa del pagamento di una somma da un minimo di 300 euro ad un massimo di 1.000 euro.


Scarica pdf D.D.L. 1411 possesso cani da presa e difesa

Foto: 123rf.com
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