Viene meno l'ultima eredità militare, alla riscoperta delle radici più profonde di una forza di polizia, garante della salvaguardia dell'ordine e della sicurezza pubblica

di Gabriella Lax - Addio alle stellette, la Polizia di Stato si dota di nuovi distintivi. Ieri a Roma, nel Palazzo della Consulta, alla presenza delle più alte cariche istituzionali, la cerimonia ufficiale di presentazione dei nuovi distintivi di qualifica.

Nuovi distintivi di qualifica per la Polizia di Stato

Viene meno l'ultima eredità militare, alla riscoperta delle radici più profonde di una forza di polizia, garante della salvaguardia dell'ordine e della sicurezza pubblica. «Con i nuovi distintivi - spiega il capo della polizia Franco Gabrielli - non prendiamo distanze da militarità che guardiamo con rispetto e riconoscenza, ma diamo seguito a L. 121/81 dove la Polizia è l'Amministrazione civile ad ordinamento speciale che esprime Autorità di Pubblica Sicurezza». Con la presentazione dei nuovi distintivi di qualifica, un altro tassello va a posto, nel lungo lavoro di riforma iniziato che, come racconta luna nota sulla pagina Facebook

della Polizia di stato, era iniziato nel 1981 rendendola l'unica forza di Polizia ad ordinamento civile ad esprimere l'Autorità di Pubblica Sicurezza, perno centrale e sintesi del nostro sistema di sicurezza. «I nuovi distintivi, che a partire da oggi saranno indossati da tutti i poliziotti, oltre ad evidenziare la peculiarità della nostra Amministrazione quale garante dell'ordine e della sicurezza pubblica - prosegue la nota - permetteranno di introdurre, anche sulle uniformi, le quattro qualifiche previste dal riordino delle carriere del luglio del 2017, che in quanto nuove, necessitavano comunque di essere disegnate e prodotte». Come sono fatti i nuovi distintivi? L'elemento cardine è l'aquila dorata, adottata nel 1919 sotto il governo
Nitti quale emblema della Polizia di Stato. Ad essa saranno affiancati i plinti, i rombi, i pentagoni e le formelle che caratterizzeranno le spalline a seconda del ruolo. Grazie «ai simboli viene rafforzata quell'identità propria della Polizia di Stato, che resiste nel tempo» e che, afferma Gabrielli «Si fonda sui valori costituzionali dell'onore e della disciplina, cui quotidianamente chi indossa la divisa deve orientare il proprio agire, sempre illuminato da quel sentimento di umanità che spinge ad intercettare le esigenze ed i bisogni delle persone».


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