L'Italia vota contro la riforma sul copyright ma il testo ottiene il via libera del Coreper ora manca solo l'ok dell'Europarlamento

di Redazione - L'Italia ha votato contro la riforma del copyright perché la direttiva "mette a rischio i diritti dei cittadini". Queste le motivazioni del governo al no alla riforma europea che tuttavia ha ottenuto la maggioranza al Coreper l'organismo che riunisce i rappresentanti permanenti dei 28 governi. Ora manca solo l'ok dell'Europarlamento.

L'Italia dice no insieme ad altri 4 paesi

A dire di no alla riforma, oltre all'Italia, anche l'Olanda, la Polonia, il Lussemburgo e la Finlandia. Per i cinque paesi, il rischio è che la riforma ostacoli l'innovazione "piuttosto che promuoverla e di avere un impatto negativo sulla competitività del mercato unico digitale europeo". Non solo. Nella nota congiunta dei governi contrari, si legge che la direttiva mancherebbe "di chiarezza giuridica" e "potrebbe violare i diritti dei cittadini europei".

Riforma copyright: la road map

Il niet dei 5 però non è bastato visto che il testo della direttiva Ue sul diritto d'autore, concordato tra Consiglio e Parlamento Ue, è stato approvato a maggioranza dal Coreper, il comitato dei Rappresentanti Permanenti degli Stati membri presso l'Ue.

Ora il testo dovrà passare alla commissione affari giuridici del Parlamento Ue il 26 febbraio per essere poi votato definitivamente in plenaria tra marzo e aprile 2019.

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