Secondo uno studio di AlmaLaurea, su profilo e condizione occupazionale dei laureati in legge di secondo livello, servono 9,9 mesi rispetto ai 7 di media

di Gabriella Lax - Resta difficile l'approdo nel mondo del lavoro per i laureati in legge. A riferirlo sono i numeri diffusi da AlmaLaurea, riguardanti il profilo e la condizione occupazionale dei laureati di secondo livello del 2012, intervistati a cinque anni dal titolo: per il primo impiego ci vogliono 9,9 mesi contro i 7 di media.

Avvocati, la prima occupazione arriva tardi

Come riferisce il Sole 24 Ore, la ricerca di AlmaLaurea riguarda le performance formative di 2.782 laureati di secondo livello del 2012, che a cinque anni dal titolo dichiarano di svolgere la professione di avvocato. I casi esaminati riguardano quasi sempre una laurea magistrale a ciclo unico, in ambito giuridico. L'avvocato risulta essere una professione maggiormente diffusa tra le donne (57,2%), intrapresa da laureati provenienti da contesti familiari in cui la presenza del titolo di laurea è superiore alla media (il 41,3% ha almeno un genitore con il titolo di laurea; è il 30,3% per il complesso dei laureati). Il raggiungimento del titolo avviene a 26,2 anni, rispetto alla media di 27,4 anni. Ed ancora, secondo la statistica, la maggioranza termina gli studi entro un anno fuori corso (64,1% rispetto al 76,4%), con un voto medio di laurea pari a 102,3 al di sotto della media (106,8). Ridotta la percentuale di chi ha svolto tirocini durante gli studi (8,4% rispetto il 48,4%). In linea con la media, invece, le esperienze internazionali (13,5% rispetto al 14,3%).

Per gli avvocati è importante il cammino di formazione post laurea: gli intervistati svolgono tirocini e praticantati (97,5%), ma anche collaborazioni volontarie con docenti, esperti, professionisti, ecc. (28,6%) e scuole di specializzazione (20,1%). Il 79,8% inizia a lavorare solo una volta portato a casa il titolo di laurea (rispetto alla media del 66,0%) e la prima occupazione post-laurea arriva un po' più tardi rispetto alla media: 9,9 mesi contro 7,0 del complesso dei laureati di secondo livello occupati.
Gli inserimenti riguardano soprattutto l'ambito privato (98,0% rispetto al 72,5%), dove svolgono in particolare un lavoro autonomo come libero professionista (86,1% rispetto al 21,1%). Non sono buone le notizie circa la retribuzione che risulta inferiore alla media: con 1.116 euro netti mensili rispetto ai 1.415 euro della popolazione. Si inseriscono soprattutto nell'ambito della consulenza legale, amministrativa e contabile (94,2%).


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