La Convenzione di Lanzarote per la protezione dei minori dallo sfruttamento e dall'abuso sessuale, è stata ratificata in Senato con 262 sì: il provvedimento diventato legge ha consentito alla parola "pedofilia" l'ingresso nel nostro codice penale (articolo 414 bis). 'La Convenzione di Lanzarote risponde alla necessità riscontrata dal Consiglio d'Europa (COE) di elaborare nuovi strumenti vincolanti per gli Stati parte del COE per il contrasto allo sfruttamento e all'abuso sessuale dei minori", è quanto dichiarato con soddisfazione da Elsa Fornero, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali.
La nuova legge introduce due nuovi reati, vale a dire l'istigazione a pratiche di pedofilia (articolo 414-bis c.p.) e di pedopornografia e il "grooming", ovvero l'adescamento dei minori per via telematica (articolo 609-undecies), punibili con reclusione da un anno e sei mesi fino a cinque anni. Per il Telefono Azzurro si tratta di uno "strumento essenziale per rendere più completa ed efficace l'azione di prevenzione e contrasto ai fenomeni di pedofilia e pedopornografia'".
Incrementate, inoltre, le pene per chi compie atti sessuali con un minore tra i 14 e i 18 anni (da 6 mesi a 3 anni prima, da 1 anno a 5 anni ora), e per la pornografia minorile (fino a 3 anni di reclusione con multa fino a 6.000 euro per chiunque assista a esibizioni o spettacoli pedopornografici). In caso di reato contro minore, infine, non vale più la scusante di non essere a conoscenza della minore età della vittima.
"La ratifica della Convenzione di Lanzarote approvata oggi è un passo avanti concreto in materia di protezione dei minori contro lo sfruttamento sessuale e l'abuso dei minori", ha dichiarato l'Unicef. Sulla stessa linea d'onda anche l'associazione Save The World:"L'Italia rafforza il proprio sistema di protezione dei minori contro lo sfruttamento e l'abuso e si adegua agli altri Paesi europei".
La Convenzione di Lanzarote è stata sottoscritta da 41 stati, e di questi 9 l'hanno già ratificata: Albania, Danimarca, Francia, Grecia, Malta, Olanda, San Marino, Serbia e Spagna, oltre all'Italia.
La nuova legge introduce due nuovi reati, vale a dire l'istigazione a pratiche di pedofilia (articolo 414-bis c.p.) e di pedopornografia e il "grooming", ovvero l'adescamento dei minori per via telematica (articolo 609-undecies), punibili con reclusione da un anno e sei mesi fino a cinque anni. Per il Telefono Azzurro si tratta di uno "strumento essenziale per rendere più completa ed efficace l'azione di prevenzione e contrasto ai fenomeni di pedofilia e pedopornografia'".
Incrementate, inoltre, le pene per chi compie atti sessuali con un minore tra i 14 e i 18 anni (da 6 mesi a 3 anni prima, da 1 anno a 5 anni ora), e per la pornografia minorile (fino a 3 anni di reclusione con multa fino a 6.000 euro per chiunque assista a esibizioni o spettacoli pedopornografici). In caso di reato contro minore, infine, non vale più la scusante di non essere a conoscenza della minore età della vittima.
"La ratifica della Convenzione di Lanzarote approvata oggi è un passo avanti concreto in materia di protezione dei minori contro lo sfruttamento sessuale e l'abuso dei minori", ha dichiarato l'Unicef. Sulla stessa linea d'onda anche l'associazione Save The World:"L'Italia rafforza il proprio sistema di protezione dei minori contro lo sfruttamento e l'abuso e si adegua agli altri Paesi europei".
La Convenzione di Lanzarote è stata sottoscritta da 41 stati, e di questi 9 l'hanno già ratificata: Albania, Danimarca, Francia, Grecia, Malta, Olanda, San Marino, Serbia e Spagna, oltre all'Italia.
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