Federconsumatori comunica il rincaro che la bolletta del gas ha registrato dal 1 gennaio 2010 ad oggi: si tratta di aumento di ben 231 euro, considerando l'incremento di 92 euro registrato nel 2010 sommato a quello di 139 euro registrato nel 2011. Secondo l'associazione, a influenzare l'aumento è soprattutto il prezzo del petrolio, al quale le tariffe del gas sono strettamente legate, e il suddetto rincaro potrebbe portare le famiglie a spendere per il gas nel 2012 circa 1276 euro con un consumo di 1400 metri cubi, secondo le previsioni del Centro Ricerche Economiche Educazione e Formazione. Sebbene Federconsumatori valuti positivamente lo scorporo
di Eni e Snam previsto nel decreto sulle liberalizzazioni, invita il Governo Monti, citando le parole del comunicato stampa, ad adottare "misure urgenti per il superamento dei ritardi infrastrutturali, favorendo l'aumento della capacità di importazione dei gasdotti, la costruzione di rigassificatori e di impianti di stoccaggio con le massime garanzie di sicurezza, per far fronte alla modulazione stagionale". Secondo l'associazione, inoltre, il governo dovrebbe anche costruire un processo di concorrenza nel settore dei gas, ridurre al 20%, come nella media europea, l'imposizione fiscale che incide per il 37% su ogni metro cubo, non considerare più il metano come "bene di lusso" al pari di un gioiello e abolire la "tassa sulla tassa, ovvero l'assoggettamento all'Iva delle imposte erariali e delle addizionali regionali, ponendo magari la questione in sede comunitaria".

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