"Condivido in pieno l'analisi del Vice Presidente Vietti e desidero ricordare che questo governo, sin dal suo esordio, si è impegnato nell'opera di riforma e miglioramento della giustizia civile. Con queste parole il Ministro della giustizia Nitto Palma esprime l'apprezzamento per le parole del Vicepresidente Vietti in un intervista rilasciata al Corriere della Sera, in cui invita la politica a dedicare maggiore attenzione all'efficienza del sistema giustizia e, in particolar modo, al settore civile ed all'esigenza di razionalizzare le circoscrizioni giudiziarie. "Il mio predecessore, Angelino Alfano, - ha continuato a dire Nitto Palma - ha infatti da subito affrontato il problema della lentezza della giustizia civile e dell'enorme mole dell'arretrato, ottenendo eccellenti risultati attraverso l'approvazione del rito sommario di cognizione (che molto assomiglia al processo breve civile invocato da Vietti), delle nuove regole sulla formazione dei dirigenti degli uffici giudiziari e del nuovo statuto operativo del Processo Civile Telematico
(già nel 2009); nel 2010 si è dato definitivo avvio alla mediazione civile, che si muove proprio in linea con la necessità di evitare che tutti i conflitti vengano portati davanti al giudice, e si è introdotto un modesto contributo unificato per le Opposizioni a Sanzioni Amministrative. Tutti questi interventi hanno già determinato nel 2010 una prima inversione di tendenza (dopo oltre trent'anni di costante aumento) con una diminuzione dell'arretrato di circa 400.000 cause…ed aspettiamo fiduciosi i dati del 2011 (...) In questo quadro - conclude il guardasigilli - auspico che tutte le parti interessate, dall'Anm all'avvocatura, dai sindacati alle comunità locali, diano prova della loro alta sensibilità istituzionale verso il bene comune e la cura dell'interesse generale".

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