Con al sentenza n. 12750 la Corte di Cassazione ha stabilito che il Coni può costituirsi parte civile nel processo per la richiesta di risarcimento danni verso utilizzatori o fornitore di sostanze dopanti. A dirlo è la seconda sezione penale che ha accolto il ricorso del Coni che, in seguito al rigetto da parte della Corte d'Appello di Venezia della richiesta di costituzione
di parte civile, aveva proposto ricorso per cassazione. Gli Ermellini, accogliendo la richiesta e rigettando la tesi accolta dai giudici di merito di secondo grado, hanno precisato che la legittimazione a costituirsi parte civile spetta a chiunque "subisca un danno, sia pure morale, dalla perpetrazione del crimine". Quindi la "parte civile" può essere non solo la parte offesa dal reato ma anche chi subisca un danno, sia pure morale".
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