Rilevanza evolutiva del tempo di vacanza nella relazione genitore-figlio
In ambito dottrinale e giurisprudenziale, è ormai consolidato l'orientamento secondo cui le vacanze costituiscono un segmento particolarmente significativo della relazione genitore-figlio, idoneo a incidere sullo sviluppo affettivo, cognitivo e identitario del minore. La giurisprudenza di merito ha più volte affermato che il tempo di vacanza rafforza la continuità della relazione parentale, favorendo una genitorialità "piena" e non ridotta a incontri routinari o frammentati.
Nei contesti di crisi familiare, la regolamentazione delle vacanze è ricondotta al principio del best interest of the child, parametro guida che impone di valutare la qualità dell'esperienza offerta al minore, la sua età, le esigenze educative e la necessità di stabilità emotiva. Ne deriva una concezione funzionale del tempo: non diritto soggettivo del genitore, ma strumento di tutela del minore.
Sotto il profilo sistematico, lo stare con i bambini durante le vacanze si colloca all'intersezione tra diritto di famiglia, diritti fondamentali e scienze dell'educazione, confermando l'evoluzione dell'ordinamento verso un modello child-centered, in cui il tempo condiviso rappresenta una risorsa giuridicamente rilevante per la crescita armonica del minore.
Dott. Alessandro Pagliuca
Avvocato abilitato all'esercizio della professione forense- Criminologo esperto in Codice Rosso
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