La Cassazione ribadisce che la posta elettronica certificata dimostra l'invio e la ricezione del messaggio ma non può garantire il contenuto del documento allegato

"La posta elettronica certificata dimostra l'invio e la ricezione del messaggio, ma non garantisce il contenuto del documento allegato". E' il principio ribadito dalla prima sezione civile della Corte di Cassazione nell'ordinanza n. 10091/2024 (sotto allegata).

Non si può, in altri termini, dalla circostanza che la posta elettronica è certificata, dedurre che anche il documento allegato lo è, o meglio, che quel documento è riferibile al suo autore, e che ha effettivamente quel contenuto.

La Pec, in sostanza, confermano dal Palazzaccio, "è in grado di attestare in maniera certa l'avvenuta trasmissione e ricezione del messaggio, le modalità di spedizione (data, ora e formato) ed anche il suo contenuto, ma limitatamente alla Pec stessa, non al file allegato ad essa".


Pertanto, se alla stessa è stato allegato un file con un determinato nome, estensione, formato e dimensioni la ricevuta lo attesterà, ma non farà prova del contenuto di quel file, "occorrendo, a tal fine, che sul file allegato sia apposta la firma digitale, che certificherà la provenienza del documento e la sua integrità".


Scarica pdf Cass. n. 10091/2024

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