Collocamento dei figli presso due membri diversi della famiglia: si può fare? Ecco cosa dice la giurisprudenza

Affidamento e collocamento dei figli

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Se una coppia si separa, il giudice potrebbe decidere di collocare un figlio presso la madre e uno presso il padre?
Prima di rispondere alla domanda è necessaria una breve premessa, poiché spesso si fa confusione fra affidamento dei figli e collocamento degli stessi.
L' affidamento dei figli in caso di separazione dei genitori attiene all'esercizio della responsabilità genitoriale, ossia all'assunzione di tutte quelle decisioni relative alla vita dei figli (formazione scolastica, orientamento religioso, salute, cura, crescita, ecc.).

L'affidamento per legge, salvo comprovate ragioni, deve essere "condiviso" fra i genitori, i quali devono tenere conto tenendo conto delle capacità, delle inclinazioni naturali e delle aspirazioni dei figli.
Il collocamento dei figli post separazione invece attiene alla residenza prevalente dei figli presso la casa del genitore ritenuto più idoneo. Il collocamento prevalente è la forma maggiormente utilizzata nella prassi, poiché il periodico cambiamento della collocazione potrebbe provocare nel minore la perdita di punti di riferimento. Tuttavia, è chiaro che ogni situazione è diversa, esistono molti casi di collocamento alternato che consentono ai minori un sano sviluppo.
Il collocamento prevalente presso un genitore, nella maggior parte dei casi, presuppone anche un affidamento totalmente condiviso del figlio.
Ciò chiarito, passiamo all'argomento oggetto della domanda.
Il collocamento dei figli è una scelta che viene effettuata dai genitori di comune accordo oppure dal giudice, ed attiene alla residenza abituale dei figli dopo la separazione o il divorzio.

Individuazione del genitore collocatario

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Ma il giudice come decide con quale genitore devono convivere in via prevalente i figli?
L'individuazione del genitore collocatario deve avvenire all'esito di un giudizio prognostico che il giudice compie, nell'esclusivo interesse morale e materiale della prole, avendo riguardo alle capacità dei genitori di crescere e educare il figlio e tenendo conto dell'organizzazione familiare fino alla disgregazione del nucleo.
I figli possono essere collocati sia presso la residenza del padre che presso quella della madre.
È innegabile che, in mancanza di un accordo ed in assenza di particolari problematiche, generalmente è la madre il genitore presso il quale vengono collocati i figli minori.
Non solo.
La giurisprudenza, negli anni ha più volte sottolineato, in ottemperanza ai principi espressi anche dall'articolo 8 Cedu, la necessità di tutelare il rapporto tra i fratelli e le sorelle, ossia il diritto di fratellanza e sorellanza in caso di separazione dei genitori, stabilendo che i fratelli e sorelle devono essere collocati presso il medesimo genitore (cfr. Cass. civ. sez. I, 12/09/2018, n. 22219).
Tuttavia, qualora il minore abbia compiuto i dodici anni, ovvero se abbia una consolidata capacità di discernimento, può essere ascoltato dal giudice anche sulla sua volontà di convivere in via prevalente con la mamma o con il papà.
Nello studio legale della scrivente è capitato che i genitori si accordassero per collocare un figlio presso la madre e l'altro presso il padre. Questa organizzazione è stata scelta quando i figli, anche minorenni ma sempre maggiori di 15 anni, avevano già maturato un legame affettivo con i propri fratelli o sorelle.

La scelta di dividere i fratelli, inoltre, presuppone la collaborazione dei genitori per farli frequentare e percepire il clima familiare anche post-separazione.

Come si orientano i giudici sul punto?

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Sul punto si è espressa anche la Cassazione con la sentenza del 15 Luglio 2021 che ha stabilito che l'affidamento di due fratelli presso diversi membri della famiglia lede l'interesse dei minori. Il legame fra sorelle o fratelli potrebbe anche rappresentare il maggior riferimento affettivo e stabilizzante per il minore. Per questo motivo è necessario preservare, nelle separazioni tra coniugi, il rapporto tra fratelli e sorelle, non separandoli, a meno che ciò non evidenzi il contrario interesse del minore alla convivenza.
In conclusione, per rispondere alla domanda, il collocamento dei fratelli presso genitori diversi è molto raro che venga disposto da un giudice, se non per gravi motivi e sempre con riferimento al primario interesse dei minori.
Pertanto, ad avviso della scrivente, il risultato di dividere i fratelli può essere raggiunto unicamente con un accordo.


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