Arriva dal Parlamento il via libera definitivo: l'obiettivo è una Pac più verde, più equa, più flessibile e trasparente

Approvata in via definitiva la riforma della politica agricola comune

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Garantirà una pianificazione sicura non solo per i Paesi dell'Unione, ma soprattutto per gli agricoltori europei. Sotto l'egida di questa rassicurazione è stata approvata la riforma della Politica agricola comune per l'Unione europea che si caratterizza «più sostenibile, trasparente e stabile». In Parlamento, martedì, il "regolamento sui piani strategici della PAC" è stato approvato con 452 voti favorevoli, 178 contrari e 57 astensioni, il "regolamento orizzontale" con 485 voti favorevoli, 142 contrari e 61 astensioni e il "regolamento sull'organizzazione comune dei mercati" con 487 voti favorevoli, 130 contrari e 71 astensioni.

Politica agricola comune, aumentano gli aiuti ai giovani agricoltori

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Alla base delle richieste dei deputati c'è il rafforzamento della biodiversità e il rispetto delle leggi e degli impegni ambientali e climatici dell'UE saranno fondamentali ai fini dell'attuazione della nuova politica agricola comune (PAC), che entrerà in vigore nel 2023. Sarà poi la Commissione a verificare se i piani strategici nazionali risultano in linea con questi impegni, gli agricoltori dovranno conformarsi a pratiche rispettose del clima e dell'ambiente. Toccherà ai paesi membri dovranno garantire che almeno il 35% del bilancio per lo sviluppo rurale e almeno il 25% dei pagamenti diretti siano destinati a misure ambientali e climatiche. In sintesi: il 10% dei pagamenti diretti dovrà essere utilizzato a sostegno delle piccole e medie aziende agricole e che almeno il 3% del bilancio della PAC vada ai giovani agricoltori. Hanno anche insistito per creare una riserva di crisi con una dotazione annua di 450 milioni di euro (a prezzi correnti) per aiutare gli agricoltori in caso di instabilità dei prezzi o del mercato.

Politica agricola comune, trasparenza per le norme sul lavoro

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Sempre per le spinte del Parlamento, aumentano il monitoraggio delle norme europee sul lavoro nel settore agricolo e le sanzioni per le infrazioni, in virtù della cooperazione tra gli ispettorati del lavoro nazionali e gli organismi pagatori della PAC. Le informazioni sui beneficiari finali del sostegno dell'UE saranno più trasparenti grazie a uno strumento europeo di estrazione dei dati, a cui avranno accesso i paesi membri. Servirà a identificare il rischio di frode mediante un controllo incrociato delle informazioni delle banche dati pubbliche.

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Foto: 123rf.com
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