L'appello del ministero della Giustizia ai giovani giuristi per partecipare al concorso per i primi 8.171 posti messi a concorso per l'UPP. Ecco a quanto ammonta la retribuzione

Nuove forze per l'ufficio del processo

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Scade alle 14:00 del 23 settembre 2021 il bando di concorso diretto al reclutamento di una prima parte di giovani giuristi, che saranno destinati all'Ufficio per il processo. Si tratta di 8mila posti totali, messi a bando per l'Ufficio del processo dalla Commissione Ripam (Commissione Interministeriale per l'attuazione del Progetto di Riqualificazione delle Pubbliche Amministrazioni). Ricordiamo che l'ufficio, come spiega il decreto legge del 2014, è «una struttura organizzativa costituita con l'obiettivo di garantire la ragionevole durata del processo, attraverso l'innovazione dei modelli organizzativi ed assicurando un più efficiente impiego delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione». I giovani saranno quindi chiamati a supportare i magistrati nelle attività propedeutiche e collaterali alla decisione.

Ufficio del processo, come candidarsi

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La Gazzetta Ufficiale N.62 del 6 agosto 2021 (Bando per il reclutamento di 8.171 giovani giuristi addetti all'UPP) spiega tuto in maniera approfondita: la domanda di ammissione al concorso dovrà essere presentata esclusivamente per via telematica, attraverso il Sistema pubblico di identità digitale (SPID), compilando l'apposito modulo elettronico sul sistema "Step-One 2019", raggiungibile sulla rete internet all'indirizzo https://www.ripam.cloud.

I requisiti prevedono:

- laurea triennale in Scienze dei servizi giuridici L-14;

- o in giurisprudenza;

- laurea specialistica o magistrale in ambito economico e giuridico.

Inoltre, solo per una quota ristretta dei posti banditi, sono anche ammesse le lauree L-18 Scienze dell'economia e della gestione aziendale; L-33 Scienze economiche; L-36 Scienze politiche e delle relazioni internazionali.

Ufficio del processo, le prove

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La procedura di reclutamento si basa sulla valutazione dei titoli. A pari punteggio, il tirocinio svolto presso il ministero della Giustizia è titolo preferenziale. La prova scritta è un test di quaranta quesiti a risposta multipla da risolvere nell'arco di sessanta minuti, con un punteggio massimo attribuibile di trenta punti. La prova si intende superata se è raggiunto il punteggio minimo di 21/30 ed è volta a verificare la conoscenza delle seguenti materie: diritto pubblico; ordinamento giudiziario; lingua inglese.

A ciascuna risposta è attribuito il seguente punteggio: risposta esatta: +0,75 punto; mancata risposta: 0 punti; risposta sbagliata: - 0,375 punti. La prova sarà svolta esclusivamente mediante strumentazione informatica e piattaforme digitali messe a disposizione dei candidati. Idem per la correzione da parte della commissione avviene utilizzando strumenti informatici e con modalità «idonee ad assicurare l'anonimato del candidato».

Ufficio del processo, le assunzioni

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Le assunzioni saranno finanziate con fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), avverranno con contratti a tempo determinato della durata di circa tre anni. Per quanto riguarda gli stipendi e le retribuzioni, trattandosi di profilo di funzionario di Area III, posizione economica F1, saranno circa 29.511,36 (con 13° mensilità). La retribuzione lorda mensile (senza rateo di 13°) invece è di 2.303,39, con un netto tra i 1.600/1.650 euro.


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