Il Patto Fiscale Stato-contribuenti è uno degli obiettivi della Riforma Fiscale, per attuarlo occorre però un approccio privo di pregiudizi

Riforma fiscale: cambio di paradigma

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Nel documento di 21 pagine che anticipa i punti focali della Riforma fiscale, quello del Patto Fiscale Stato - contribuente è sicuramente uno dei più interessanti.

Occorre cambiare, ma per farlo è necessario superare una visione fatta d'inutili pregiudizi. Lo Stato non deve vedere il contribuente solo come un evasore in attesa di essere scoperto, il cittadino da parte sua deve comprendere l'importanza della tassazione per la realizzazione di opere e servizi pubblici di cui tutti beneficiano.

Questo uno degli obiettivi della nuova ed ennesima Riforma Fiscale, che anche i Governi precedenti hanno tentato di attuare, anche se invano. Occorre infatti un cambiamento culturale radicale.

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Costruzione del Patto fiscale

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Diverse tuttavia le misure da mettere in atto per costruire il Patto Fiscale:

  • la prima prevede l'estensione della fatturazione elettronica obbligatoria a tutti i soggetti che attualmente ne sono ancora esonerati, perché la digitalizzazione degli adempimenti fiscali è lo strumento senza dubbio più efficace per contrastare l'evasione fiscale;
  • la seconda prevede invece lo "scambio tra digitalizzazione e riduzione degli adempimenti per i professionisti, imprese e intermediari", considerando attentamente al riguardo il meccanismo del reverse charge
    e il suo impatto sul recupero dell'evaso;
  • la terza infine implica una riconsiderazione delle contrapposte esigenze di tutela della privacy e contrasto all'evasione fiscale, finalità pubblica che potrebbe porre dei limiti alla tutela dei dati personali, visto che è grazie al gettito fiscale che lo Stato può perseguire obiettivi primari sanciti dalla Costituzione come la tutela della salute, il diritto all'istruzione, la giustizia e la difesa dei non abbienti.

Premi per i contribuenti corretti

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Per incentivare i contribuenti a rispettare il Patto fiscale con lo Stato devono essere previsti meccanismi premiali per coloro che adempiono i propri obblighi tributari. L'idea più gettonata dalla Commissione al momento si basa su:
  • forme di certificazione in base alle quali riconoscere automaticamente "riduzioni dei termini di controllo e accertamento e dei tempi di rimborso fiscale";
  • esclusione delle sanzioni se l'omesso versamento dipende da una grave carenza di liquidità o errore;
  • rivoluzione manageriale dell'attività di riscossione per rendere questa attività efficiente ed efficace;
  • conferma del meccanismo della rottamazione per dare la possibilità al contribuente di adempiere rateizzando i debiti con l'Erario senza essere gravato dal pagamento di sanzioni e interessi.


Foto: 123rf.com
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