
- Cos'è la CIGD
- Cassa integrazione in deroga e crisi occupazionale
- Cassa integrazione in deroga covid
- Cassa integrazione in deroga: quanto dura
- Proroga
- Cassa integrazione in deroga, fino a quando?
- Regolamentazione della CIGD 2020
Cos'è la CIGD
La cassa integrazione guadagni in deroga consiste in un'integrazione salariale riservata dallo Stato, a determinate condizioni, a quei soggetti (imprese, piccole imprese e cooperative sociali) che non hanno diritto alla CIGO o alla CIGS o perché non rientrano tra coloro che possono beneficiare di tali tutele o perché hanno esaurito il periodo massimo previsto per il loro godimento.
Cassa integrazione in deroga e crisi occupazionale
Di norma, è possibile ricorrere alla cassa integrazione guadagni in deroga in caso di grave crisi occupazionale che interessi alcuni specifici settori, come quello tessile, orafo o calzaturiero.
La durata massima dell'ammortizzatore è pari a dodici mesi e l'integrazione salariale arriva fino all'80% della retribuzione.
A concedere la CIGD sono le Regioni (o le Province autonome) che vi provvedono attingendo alle apposite risorse messe loro a disposizione dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze.
Cassa integrazione in deroga covid
Nel 2020, per far fronte all'emergenza coronavirus, la cassa integrazione in deroga ha assunto una nuova fisionomia, delineata dal cd. decreto cura Italia, dal cd. decreto rilancio e dal cd. decreto ristori.
In particolare, è stata prevista la possibilità di accordare trattamenti di CIGD per far fronte alla sospensione del rapporto di lavoro connessa con il Covid-19, con riconoscimento ai lavoratori della contribuzione figurativa e dei relativi oneri accessori.
Beneficiari dell'opzione sono i datori di lavoro privati, compresi gli enti religiosi civilmente riconosciuti e i datori di lavoro agricoli, della pesca e del terzo settore.
Il ricorso alla cassa integrazione in deroga è stato comunque subordinato all'inapplicabilità di altre tutele previste in ipotesi di sospensione o riduzione dell'orario di lavoro.
Cassa integrazione in deroga: quanto dura
Originariamente, la CIGD 2020 sarebbe potuta durare al massimo nove settimane, ma successivamente il cd. decreto ristori ha concesso ulteriori sei settimane alle imprese che hanno esaurito il periodo massimo a loro disposizione e ai datori di lavoro che sono stati particolarmente colpiti dalle restrizioni di autunno 2020.
Proroga
La legge di bilancio 2021 dovrebbe contenere un'ulteriore proroga, ipotizzando altre dodici settimane di cassa integrazione guadagni in deroga, peraltro questa volta gratuite, ovverosia senza bisogno del contributo addizionale attualmente previsto a carico delle varie imprese in relazione al calo del fatturato (9% per le imprese con una riduzione del fatturato del primo semestre 2020 rispetto al primo semestre 2019 inferiore al 20%; 0% per le imprese con una riduzione del fatturato del primo semestre 2020 rispetto al primo semestre 2019 superiore al 20%; 18% per le imprese senza riduzione del fatturato del primo semestre 2020 rispetto al primo semestre 2019).
Cassa integrazione in deroga, fino a quando?
Se le previsioni della bozza di legge di bilancio saranno confermate, le dodici settimane ulteriori di cassa integrazione guadagni in deroga potranno essere usufruite sino a giugno 2021.
Attualmente, il termine ultimo stabilito per la CIGD è quello del 31 gennaio 2021, previsto per tutti coloro che hanno accesso alle sei settimane aggiuntive introdotte dal decreto ristori.
Regolamentazione della CIGD 2020
Per la concreta regolamentazione della CIGD 2020 occorre guardare agli accordi quadro sottoscritti dalle varie Regioni con le organizzazioni sindacali e datoriali. In essi, infatti, sono in concreto definite le linee di intervento dello strumento e i criteri per l'utilizzo delle risorse che lo Stato ha messo a disposizione dei vari enti territoriali.
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