Presentato il ddl bipartisan "malattie professionali" per garantire più tutele ai professionisti in caso di infortuni o malattia

di Redazione - L'annunciata (ma non ancora formale) crisi di governo non ferma la consulta dei parlamentari commercialisti che proprio in questi giorni di fibrillazione ha presentato il ddl malattie professionali, teso a garantire più tutele ai professionisti italiani in caso di infortuni e malattia.

Ddl malattie professionali, le novità

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La proposta bipartisan autorizza, nel caso di malattia, infortunio o decesso, la sospensione dei termini garantendo i professionisti e i clienti dall'applicazione delle sanzioni previste.

In sostanza, si mira sospendere "i termini degli adempimenti dal giorno del ricovero in ospedale o dal giorno d'inizio delle cure domiciliari fino a 45 giorni dopo la dimissione dalla struttura sanitaria o la conclusione delle cure domiciliari" del professionista. La tutela è applicabile per periodi di degenza ospedaliera o cure a domicilio non inferiore a 3 giorni e si estende anche alle professioniste che, in caso di parto prematuro, per esempio, vedranno sospesi i termini per gli adempimenti fino al 30simo giorno successivo al ricovero.

Anedda: "un importante passo avanti"

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"Un importante passo avanti per la categoria e, più in generale, per i professionisti italiani" ha dichiarato il presidente della Cassa dottori commercialisti (Cnpadc), Walter Anedda, commentando il ddl malattie professionali presentato in Senato il 7 agosto dalla consulta dei parlamentari dottori commercialisti.

"Il valore aggiunto dell'iniziativa è rappresentato dal fatto che i parlamentari, a prescindere dalla loro appartenenza politica, abbiano condiviso un ddl bipartisan che offre finalmente una seria garanzia alla tutela della salute dando concretezza per le categorie dei professionisti e dei lavoratori autonomi a quanto previsto dall'articolo 32 della Costituzione" spiega Anedda.

Miani: ddl trasversale "estremamente apprezzabile"

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Un disegno di legge trasversale e bipartisan "estremamente apprezzabile" ha affermato il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Massimo Miani, plaudendo alla presentazione del provvedimento. "Si tratta di un primo, importante passo sulla via di un'azione che, lungi dal rispondere ad una logica corporativa, pone finalmente ascolto alle legittime istanze di una professione troppo spesso dimenticata dalla politica" prosegue Miani. E assicura: "il Consiglio nazionale continuerà a interloquire costantemente con i colleghi commercialisti presenti in Parlamento, con l'auspicio che la loro attività possa produrre frutti per la categoria e per tutto il comparto delle professioni ordinistiche".


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