L'esecutivo ha approvato in esame definitivo il decreto che mira a potenziare l'inclusione scolastica degli alunni con disabilità. Coinvolta tutta la comunità scolastica e previsti piani personalizzati

di Lucia Izzo - Inclusione scolastica estesa a tutta la comunità della scuola, con una forte partecipazione delle famiglie, piani individualizzati (anche in relazione alle ore da dedicare al sostegno) e gruppi che supporteranno le scuole per garantire l'inclusione territoriale. Inoltre, le Commissioni mediche saranno integrate da specialisti.


Ddl inclusione scolastica, ok definitivo

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Sono alcune delle novità del decreto legislativo recante "Norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità" che il Consiglio dei Ministri ha approvato lo scorso 31 luglio, in esame definitivo, su proposta del Ministro dell'istruzione, Marco Bussetti. Il testo tiene conto dei pareri espressi dalla Conferenza unificata e dalle Commissioni parlamentari competenti.


Il provvedimento, si legge sul sito dell'esecutivo, mira, in particolare, ad assicurare una maggiore partecipazione dei portatori di interessi nelle decisioni concernenti le misure educative a favore degli alunni con disabilità e a garantire un significativo supporto alle istituzioni scolastiche nella realizzazione di adeguati processi di inclusione, anche attraverso la previsione di opportune misure di accompagnamento delle istituzioni scolastiche in relazione alle modalità di inclusione degli alunni con disabilità.

Bussetti: "percorsi elaborati su base individuale"

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Soddisfatto il Ministro Bussetti che ha dichiarato: "I ragazzi che hanno bisogno di maggiore assistenza, da oggi potranno beneficiare di percorsi elaborati appositamente per loro, su base individuale. Uno strumento che potrà migliorare ulteriormente l'importantissimo lavoro svolto dai nostri docenti".


Esulta anche il sottosegretario all'Istruzione, Salvatore Giuliano, che si era occupato del progetto in sinergia con l'Osservatorio permanente per l'inclusione scolastica, oltre che con la collaborazione delle maggiori Associazioni e degli Enti interessati all'inclusione scolastica.


"L'intero provvedimento si richiama alla Convenzione delle Nazioni Unite per i diritti delle persone con disabilità, ratificata dal Parlamento italiano con la L. 18/2009, introducendo così nel processo di inclusione scolastica il cosiddetto modello bio-psico-sociale della disabilità - ha dichiarato Giuliano- In altre parole, nella scuola, siamo tutti coinvolti nei processi di inclusione e nostro compito è tentare di rimuovere le barriere di ogni tipo che possono ostacolare la piena partecipazione dell'alunno con disabilità al contesto scolastico. La disabilità non riguarda solo la persona, riguarda anche il contesto sociale in cui questa persona vive e studia. Se il contesto è senza barriere e più ricco di opportunità, cambia il modo in cui questa persona vivrà la disabilità. È un cambio di passo fondamentale".

Piano educativo personalizzato

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Sono tante le novità che modificano le modalità di inclusione scolastica previste dal decreto legislativo n. 66/2017 e che, di fatto, finiscono per coinvolgere tutta la comunità scolastica. In primis, spiccano quelle volte a garantire che ogni studente con disabilità possa beneficiare di un piano educativo individualizzato che tenga conto delle peculiari necessità dell'alunno in maniera specifica e personalizzata.

Nel Piano educativo saranno precisate le modalità di sostegno didattico, compresa la proposta del numero di ore di sostegno alla classe, le modalità di verifica, i criteri di valutazione, gli interventi di inclusione svolti dal personale docente nell'ambito della classe e in progetti specifici, la valutazione in relazione alla programmazione individualizzata, nonché gli interventi di assistenza igienica e di base, svolti dal personale ausiliario nell'ambito del plesso scolastico e la proposta delle risorse professionali da destinare all'assistenza, all'autonomia e alla comunicazione.

Gruppi di Lavoro operativo

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Presso ogni Istituzione scolastica saranno costituiti i Gruppi di Lavoro Operativo per l'inclusione dei singoli alunni con accertata condizione di disabilità ai fini dell'inclusione scolastica.


Saranno questi gruppi di lavoro, dunque a occuparsi della definizione dei PEI e della verifica del processo di inclusione, compresa la proposta di quantificazione di ore di sostegno e delle altre misure di sostegno. Tali gruppi si occuperanno dunque anche tutte le misure utili per rendere quanto più efficace possibile la partecipazione degli alunni con disabilità alle attività della classe e della scuola.


A tal fine, al Gruppo parteciperanno, oltre ai docenti e a figure professionali specifiche (interne ed esterne alla scuola), anche i genitori dell'alunno o chi esercita la responsabilità genitoriale. Inoltre viene assicurata anche la partecipazione attiva degli stessi studenti con accertata condizione di disabilità in età evolutiva ai fini dell'inclusione scolastica nel rispetto del principio di autodeterminazione.

Gruppi per l'inclusione territoriale

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Ancora, i docenti dovranno interfacciarsi con i Gruppi per l'Inclusione Territoriale (GIT), formati su base provinciale e composti da personale docente esperto nell'ambito dell'inclusione.


Questi agiranno in coordinamento con l'ufficio scolastico regionale, supporteranno le istituzioni scolastiche nella definizione dei PEI secondo la prospettiva bio-psico-sociale alla base della classificazione ICF, nell'uso ottimale dei molteplici sostegni disponibili, previsti nel Piano per l'Inclusione della singola istituzione scolastica, nel potenziamento della corresponsabilità educativa e delle attività di didattica inclusiva.


Per lo svolgimento di ulteriori compiti di consultazione e programmazione delle attività nonché per il coordinamento degli interventi di competenza dei diversi livelli istituzionali sul territorio, il GIT potrà essere integrato anche da associazioni maggiormente rappresentative delle persone con disabilità nell'inclusione scolastica e dagli Enti locali e dalle Aziende sanitarie locali.


Sarà un decreto ministeriale a occuparsi di definire le modalità di funzionamento del GIT, la sua composizione, le modalità per la selezione nazionale dei componenti, gli ulteriori compiti attribuiti, le forme di monitoraggio del suo funzionamento, la sede, la durata, nonché l'assegnazione di ulteriori funzioni per il supporto all'inclusione scolastica.

Gruppo di lavoro per l'inclusione

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Ancora, presso ciascuna istituzione scolastica sarà istituito il Gruppo di lavoro per l'inclusione (GLI), composto da docenti curricolari, docenti di sostegno e, eventualmente da personale ATA, nonché da specialisti della Azienda sanitaria locale e del territorio di riferimento dell'istituzione scolastica.


Il gruppo, nominato e presieduto dal dirigente scolastico, avrà il compito di supportare il collegio dei docenti nella definizione e realizzazione del Piano per l'inclusione nonché i docenti contitolari e i consigli di classe nell'attuazione dei PEI.


In sede di definizione e attuazione del Piano di inclusione, il GLI si avvarrà della consulenza e del supporto degli studenti, dei genitori e potrà avvalersi anche della consulenza dei rappresentanti delle associazioni delle persone con disabilità maggiormente rappresentative del territorio nell'inclusione scolastica.

Individuazione e assegnazione delle misure di sostegno

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Per quanto riguarda i posti di sostegno, questi saranno individuati dal dirigente scolastico che invierà all'Ufficio Scolastico Regionale la contestuale richiesta complessiva, sulla base del PEI di ciascun alunno.

Prima di addivenire alla sua richiesta, il dirigente sarà tenuto a raccogliere anche le osservazioni e i pareri del GLI, dovrà sentire il GIT, e tener conto altresì delle risorse didattiche, strumentali, strutturali presenti nella scuola, nonché della presenza di altre misure di sostegno, al fine di realizzare un ambiente di apprendimento favorevole allo sviluppo dell'autonomia degli alunni con accertata condizione di disabilità in età evolutiva ai fini dell'inclusione scolastica.

Medici specialisti nelle Commissioni mediche

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Il provvedimento interviene anche sulla composizione delle commissioni mediche che si occupano dell'accertamento della condizione di disabilità ai fini dell'inclusione scolastica.


In ogni Commissione sarò presente un medico legale, che assume le funzioni di presidente, assistito da altri due medici, di cui uno specialista in pediatria o in neuropsichiatria infantile e l'altro specialista nella patologia che connota la condizione di salute del soggetto.


In alcuni casi, tali commissioni saranno, inoltre, integrate da un assistente specialistico o da un operatore sociale, o da uno psicologo in servizio presso strutture pubbliche, individuati dall'ente locale o dall'INPS.


Foto: 123rf.com
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